Far ripartire le attività dello spettacolo dal vivo con modalità inedite dall’ 1 giugno, ripensare a spazi di sperimentazione all’aperto, nel rispetto delle norme sul distanziamento, e raddoppio dei fondi erogati dalla Regione. Massimo Mancini, direttore generale di Sardegna Teatro, parte da questo assunto per lanciare in questa fase 2 un appello a Mibact, Regione, Comuni di Cagliari e Nuoro.

Riconosciuto come Tric (teatro di rilevante interesse culturale, l’stituzione culturale gestisce il Massimo di Cagliari e l’Eliseo di Nuoro. E adesso chiede risposte immediate a sostegno del settore. “Servono regole, tempi certi e scelte coraggiose, la cultura non può restare ferma”, spiega all’ANSA Mancini. Per questo Sardegna Teatro sollecita i soggetti che sostengono il comparto a deliberare i regolamenti relativi agli strumenti di supporto alle attività.

“Dal Mibact – sottolinea il direttore – attendiamo in questi giorni la comunicazione sui finanziamenti per il 2020 con importi simili a quelli del 2019 e senza vincoli. Alla Regione chiediamo una scelta coraggiosa, il raddoppio del finanziamento e una visione più ampia, semplificando i criteri e definendo una road map verso una legge regionale”. Quanto agli enti locali, la richiesta al Comune di Nuoro è di velocizzare l’incontro, annunciato dall’assessore alla Cultura Sebastian Cocco, tra quanti operano nel territorio; al Comune di Cagliari e in particolare all’assessora alla Cultura Paola Piroddi, viene invece sollecitata la pubblicazione della delibera per regolamentare i contributi alle attività culturali, velocità nelle scelte e nel comunicare le modalità di erogazione.

“Abbiamo sempre sostenuto l’autonomia di scelta della politica, chiedendo di valutare le necessità del settore e di giungere a una sintesi. Attendiamo quindi – ribadisce Mancini – la pubblicazione del regolamento per attivare le energie di Sardegna Teatro e di tutto il sistema culturale, per recuperare la complicità con le comunità del territorio e riprendere a vivere gli spazi culturali e altri spazi che potranno essere ripensati”.