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Il ministero delle Politiche agricole ha completato l’iter per la nuova delimitazione delle zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane, su tutto il territorio nazionale, che scaturisce da un obbligo normativo europeo (regolamento Ue 1305 del 2013) che prevede la definizione delle aree che presentano effettivi svantaggi naturali da giustificare attraverso specifici parametri tecnici.

Stando alla nuova classificazione passano da 279 a 309 i Comuni della Sardegna che potranno accedere alle misure di sostegno – tra cui le indennità compensative previste dalla misura 13 del Programma di sviluppo rurale – a favore delle zone svantaggiate. Tuttavia, gli esponenti di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Fausto Piga, Francesco Mura, Nico Mundula lanciano l’allarme per gli effetti sui Comuni esclusi, che rischiano di restare ai margini della competitività sul mercato delle produzioni agro-pastorali e sono messi nelle condizioni di dire addio ai piani di sviluppo economico.

“La decisione del Ministero – sostiene Fausto Piga – appare frutto di una evidente e incomprensibile superficialità di valutazione riguardo le condizioni generali delle specificità locali e dei territori” L’esponente di FdI, dopo essersi confrontato con numerosi esponenti del mondo agricolo e pastorale, ritiene necessario “includere tutti i Comuni sardi tra quelli svantaggiati, garantendo, così, l’omogeneo sviluppo economico della Regione”. È questa la richiesta di Fratelli d’Italia, che ha presentato una mozione in Consiglio regionale, con primo firmatario Fausto Piga.