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Negli Stati Uniti è nata una nuova “moda”: fino a poco tempo fa molte persone andavano alle feste per “sballarsi”, ora, per contrarre il nuovo coronavirus.

Le autorità statunitensi hanno lanciato l’allarme per l’aumento dei cosiddetti “Covid-19 party”, feste durante le quali gli invitati sani si mischiano con persone positive al virus nella speranza di essere contagiati, con lo scopo di sviluppare l’immunità e tornare a girare tranquillamente.

Questa nuova moda, stando a quanto riportato dai quotidiani locali, si sta diffondendo in particolar modo nello stato di Washington, focolaio iniziale della pandemia negli Usa.

“E’ inaccettabile ed irresponsabile – ha commentato Meghan DeBolt, direttrice dell’assessorato alla Sanità della contea di Walla Walla – esporsi deliberatamente ad un contagio è rischioso per chi lo fa e per gli altri”. In realtà l’idea di farsi contagiare di proposito non è una pratica nuova in America. In passato – ricordano alcuni osservatori – molti genitori erano soliti portare i loro figli alle cosiddette “feste della varicella” per farli venire a contatto con altri bambini che avevano la malattia.

L’idea dei “Covid-19 party” ha cominciato a girare soprattutto dopo che le autorità sanitarie di tutto il mondo hanno cominciato a considerare l’idea dei passaporti d’immunità, il documento che certificherebbe l’assenza di rischio di contagio della persona che lo possiede. E che quindi consente a coloro che sono risultati positivi al virus e poi guariti di viaggiare o di tornare a lavoro più velocemente.

A sconsigliare le feste Covid-19 soprattutto i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’ente federale che si occupa della salute pubblica negli Stati Uniti, che sottolineano come solitamente i giovani che si espongono al contagio e nella maggior parte dei casi non hanno bisogno di un ricovero in ospedale per guarire, ma il rischio è che si infettino persone più vulnerabili mettendo quindi a repentaglio la loro vita.