La pesca sportiva per fini ricreativi, turistici o sportivi è consentita anche nelle spiagge, oltre che dalle imbarcazioni. Lo specifica una circolare dell’assessorato regionale degli Enti Locali firmata dal direttore generale Umberto Oppus e inviata ai Comuni, a seguito dell’ordinanza del governatore Christian Solinas che ha dato il via libera all’attività per la fase 2 dell’emergenza coronavirus.

Permane, come spiega lo stesso Oppus, il “divieto di assembramento e l’obbligo di distanziamento personale, della pesca sportiva, subacquea, da terra o a lenza da natante, imbarcazione o nave da diporto”. In presenza dell’attuale situazione di emergenza, come viene spiegato nella circolare, per i pescatori sportivi che svolgono tale attività dalla battigia si tratta di una deroga alla più generale norma che limita la pesca sulle spiagge. Visto infatti il divieto di accedere ai litorali per la balneazione, spiega Oppus, “non sussiste alcuna ragione per ritenere efficaci quelle limitazioni all’esercizio della pesca (in rapporto a stagione, luogo e orario) che, in condizioni di normalità, sono motivate dalla sola esigenza di sicurezza nei confronti dei bagnanti”.

“Conseguentemente – si legge nella circolare – deve ritenersi che il richiamato art. 24 dell’Ordinanza 20/2020 del Presidente della Regione Sarda dispone che, finché perdura la sospensione dell’accesso del pubblico alle spiagge, l’attività di pesca per fini ricreativi, turistici o sportivi in mare è consentita nell’intero territorio regionale, senza le limitazioni di spazio e di tempo ordinariamente previste ad esclusiva tutela dell’incolumità fisica dei bagnanti”.