“La decisione di Solinas di vincolare la riapertura dell’aeroporto di Olbia alla sottoscrizione di un protocollo di sicurezza è ingiustificata, si rischia il tracollo del settore turistico”. È quanto affermano le segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo. Secondo Sergio Prontu, Gianluca Langiu, Elisabetta Manca e Jessica Lisanti “in questa fase di ripartenza è essenziale la chiarezza sulle date di riapertura e la diffusione di linee guida da seguire per garantire la sicurezza dei viaggiatori, dei lavoratori e dei cittadini, invece assistiamo a un cambio repentino di indicazioni che smentiscono quanto comunicato solo poche ore prima, generando confusione e incertezza a scapito di tutto il tessuto economico gallurese”.

“Fino al 2 giugno – sottolineano i sindacati – l’aeroporto Costa Smeralda gestirebbe al pari di Cagliari gli stessi flussi generati durante il periodo del lockdown, ma incomprensibilmente a Geasar viene richiesta la sottoscrizione di un protocollo che creerebbe una disparità nella gestione dei due scali”.

A loro modo di vedere, “indugiare ulteriormente sulla riapertura determinerebbe la già delicata situazione del comparto turistico di questo territorio – come dicono – e inoltre si aggraverebbero le condizioni economiche dei lavoratori che interessano l’intero sistema aeroportuale”.