Bari Sardo (Archivio Cagliaripad)

“Quello che ho potuto osservare in soli due giorni è qualcosa di vergognoso. Continui assembramenti, mascherine che diventano un optional, altro che aver capito la lezione, qui non abbiamo capito nulla! Stiamo predisponendo faticosamente la ripartenza ma tutto questo sarà inutile se ci trovassimo di nuovo retrocessi alla dolorosissima fase 1”. Inizia così il post del sindaco di Bari Sardo Ivan Mameli, dopo due giorni dalla cosiddetta Fase 2 e dalla piena e libera circolazione.

“Abbiamo pensato a una serie di agevolazioni aggiuntive alle misure statali e regionali che vengano incontro alle attività commerciali e abbiamo le strutture ricettive – sottolinea il sindaco – Strutture che si domandano se sia sostenibile riaprire per la stagione turistica. Chi andrà a spiegare a queste persone che oggi potevano sperare di rivedere la luce che dovranno chiudere nuovamente la serranda se ci comportiamo da irresponsabili?”. Il primo cittadino ricorda anche “i momenti di preoccupazione vissuti dalla comunità” quando un suo cittadino di ritorno dal nord Italia è risultato positivo al coronavirus, e batte “sull’obbligatorietà delle mascherine all’interno dei locali aperti al pubblico”.

“Confido in una proficua collaborazione di tutti – conclude Mameli – perché ricordatevi che la nostra è una economia basata sul turismo e sull’attività commerciale, non possiamo permetterci di sbagliare ora per la nostra economia”

Ecco il post del primo cittadino di Bari Sardo