Partiranno da lunedì 25 i test sierologici su circa 8 mila sardi con le prime telefonate dei volontari della Croce Rossa Italiana I comuni interessati saranno 89 su 377: i cittadini dovranno aderire all’indagine epidemiologica nazionale fissata su un campione di 150mila italiani sui quali sarà mappata la diffusione del coronavirus nel Paese.

Il test, che si basa su prelievi di sangue, successivamente analizzati in laboratori sparsi nell’isola – servirà per scoprire eventuali positivi asintomatici: in tutto, saranno almeno 6.300 i sardi contattati che daranno la propria disponibilità.

A Cagliari l’Istat ha individuato una platea di 748 persone, a Sassari 620, a Nuoro 176 e a Oristano 151. I cittadini che si saranno sottoposti al test otterranno il risultato nel giro di un mese.

Il progetto, ideato dal ministero della Salute in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico nazionale, l’Istituto superiore di Sanità e l’ospedale Spallanzani di Roma, sarà condotto dai volontari della Croce Rossa Italiana (30 in Sardegna).

“Siamo consci dell’importanza di questa indagine che porterà dei frutti a livello nazionale e regionale: per questo motivo chiediamo a tutta la popolazione di farsi parte attiva nel collaborare allo studio utile per la conoscenza sul virus e per definire le prossime linee d’azione – dice all’ANSA il presidente regionale della Cri Sergio Piredda – lanciamo anche un appello a tutti i cittadini perché stiano in guardia su eventuali truffe: i nostri operatori raccolgono telefonicamente i dati statistici, non chiederanno soldi o altre donazioni e non si presenteranno nelle case. Per qualsiasi informazione o dubbio è possibile contattare i comitati territoriali o regionale di Croce Rossa”.