La Sardegna è quintultima nella classifica nazionale dei tamponi effettuati. A dichiararlo è la Fondazione Gimbe e i dati si riferiscono al periodo compreso tra il 23 aprile e il 20 maggio.

Secondo le stime riportate dalla Fondazione, i controlli sono stati 52 al giorno ogni 100mila abitanti: numeri lontanissimi da altre realtà come come Valle D’Aosta (168), provincia Trento (156) e Friuli (102), autonomi alla pari della Sardegna. Isola distanziata anche dalla media nazionale di 61 tamponi.

Anche se la Sardegna ha aumentato il numero di tamponi eseguiti nelle ultime due settimane ( quindi dal 7 al 20 maggio), passando a 6 tamponi in più rispetto ai quattordici giorni precedenti, il quadro generale per la Fondazione non è comunque soddisfacente.

In 4 settimane sono emersi tre dati incontrovertibili della situazione nazionale: “il numero medio giornaliero di tamponi diagnostici per 100.000 abitanti è esiguo rispetto alla massiccia attività di testing e tracing necessaria nella fase 2. In secondo luogo, la propensione ad eseguire tamponi presenta enormi e non giustificate variabilità regionali che influenzano anche il valore di Rt incluso negli indicatori del Ministero della Salute. Infine – concludono gli autori del report – nelle ultime due settimane solo la Provincia Autonoma di Trento e la Valle D’Aosta hanno potenziato in maniera rilevante l’attività di testing”.