Ad un passo dall’acquisizione da parte del Comune, che ne avrebbe scongiurato la chiusura, arriva uno stop inaspettato per il Teatro Grazia Deledda di Paulilatino. L’amministrazione guidata da Domenico Gallus, consigliere regionale di maggioranza, ha dato mandato alla dirigente del settore cultura di restituire in via cautelativa le somme trasferite lo scorso dicembre dalle casse della Regione a quelle del Comune. Si tratta di 1 milione e 300 mila euro che avrebbe consentito all’amministrazione del paese di acquisire lo stabile, di proprietà del Teatro Instabile guidato da Aldo Sicurella, e di sanare i debiti che la compagnia ha contratto con le banche per trasformare un salone parrocchiale in una struttura gioiello al centro della Sardegna, del valore di 5 milioni di euro come ha stabilito una perizia. Un teatro efficiente, moderno, capace di ospitare, uno dei pochi nell’Isola, anche la lirica.

Il cosiddetto terzo polo. Le banche ne avevano chiesto il pignoramento, ma di asta in asta, andate tutte deserte, il valore è sceso a 113 mila euro, si è quindi ridotto all’undicesima parte. Da qui la decisione da parte del Comune di bloccare l’atto di acquisizione. “Da una verifica ci siamo resi conto che la strada non è questa e che l’operazione non è sostenibile, corriamo il rischio di dover incorrere in un danno all erario”, spiega il sindaco Gallus, che si mostra comunque ottimista.

“La volontà di salvare il terzo teatro della Sardegna, un vero fiore all’occhiello, c’è tutta – assicura – Il nostro impegno e la nostra attenzione sono massimi. E la Regione sta lavorando per trovare la migliore soluzione per il bene del teatro e per salvaguardare i posti di lavoro”. La compagnia è in fermento. “Questo stop, soprattutto in un momento di pandemia, è stato, sinceramente, come una doccia fredda ma sono certo che a brevissimo il progetto del sindaco Gallus si chiuderà positivamente – dice all’ANSA Aldo Sicurella – gli uffici della Regione hanno giá individuato soluzioni alternative e riusciremo a salvare il teatro e tutte le maestranze. Altro problema – sottolinea l’attore-regista – sarà quello legato alla ripresa delle attivitá: oggi infatti pare che virus sconosciuto la faccia da padrone”.