I 17 operatori sanitari dell’ospedale San Francesco di Nuoro, risultati positivi al covid19 agli inizi di marzo, non hanno mai contratto il virus.

E’ quanto è emerso dagli esami sierologici effettuati pochi giorni fa sugli stessi medici ed infermieri: tutti i presunti contagiati non hanno mai sviluppato gli anticorpi al coronavirus.

I primi tamponi che avevano dato esito diverso, altro non erano che dei falsi positivi. E così quello che sembrava essere un focolaio importante agli inizi dell’epidemia in Sardegna, non c’è mai stato. E quella catena di contagi in ambito ospedaliero, non è mai esistito.

“Siamo molto felici della notizia che significa che la circolazione del virus in Sardegna e a Nuoro è meno estesa rispetto ai numeri dati: questi 17 casi vanno decurtati dal totale dei contagiati – commenta l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu – significa anche che l’ospedale di Nuoro ha lavorato bene sulla prevenzione fin dall’inizio, così come ha lavorato bene nel proseguo dell’epidemia dove non si sono segnalati altri casi di positività in ambito sanitario: oggi sappiamo che Nuoro è sempre stato un ospedale ‘pulito'”.

Subito dopo la positività dei 17 operatori sanitari – entrati in regime di quarantena così come un altro centinaio di medici e infermieri venuti a contatto con loro – la Assl di Nuoro aveva sottoposto a tampone altre 200 persone operanti all’interno del San Francesco. E ad oggi, a due mesi e mezzo dall’inizio dell’epidemia, sia in ambito ospedaliero che nei presidi di medicina territoriale, sono stati effettuati circa 800 tamponi, risultati tutti negativi.

E’ evidente che questo sia da considerare un errore molto grave da parte della Regione e che la nostra testata giornalistica non ha alcuna colpa in questa vicenda.