Gli agenti della squadra volante, nel pomeriggio di sabato 23 maggio, hanno fermato due persone, un uomo e una donna, in via Marongiu, che a bordo di un veicolo si dirigevano verso via Cornalias.
Dopo aver fatto accostare il conducente e fermato la macchina, i poliziotti, appena avvicinati al finestrino per richiedere i documenti, hanno visto chiaramente che l’uomo cercava di nascondere qualcosa nel vano cruscotto. Insospettiti sia da tale gesto che dal nervosismo subito manifestato dalla coppia, gli agenti hanno approfondito il controllo, scoprendo la presenza di cinque banconote da 20 euro.

Gli ulteriori accertamenti nei confronti dei due, un pregiudicato di 38 anni e una 37enne incensurata, entrambi di Oristano, che non hanno dato plausibili giustificazioni né sul possesso di quel denaro, tantomeno sulla loro presenza nel capoluogo, hanno consentito ai poliziotti di scoprire che i due trasportavano un involucro in plastica, con all’interno 10 grammi di cocaina e che la droga era stata nascosta all’interno del reggiseno della donna. Inoltre, nella borsetta della stessa sono stati rinvenuti altri 190 euro, rispetto ai quali né l’uomo né la donna hanno fornito una valida spiegazione e anzi, l’ammontare e il taglio di banconote erano compatibili con il provento di una pregressa attività di spaccio.

Il controllo degli agenti è stato esteso all’abitazione della coppia a Oristano, dove dalla perquisizione, eseguita in collaborazione con gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Oristano, è stato trovato, oltre a circa 14 grammi di hashish, anche tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi, comprese delle bustine della stessa tipologia di quella dove erano contenuti i 10 grammi di cocaina, trovati durante il controllo a Cagliari. Il quantitativo della sostanza stupefacente sequestrata avrebbe ben potuto essere suddiviso in circa 100 dosi, pronte da immettere sul mercato dello spaccio.
I due sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, detenuti presso le celle di sicurezza della Questura, in attesta di essere condotti all’udienza con rito per direttissima.