Uno sguardo filosofico, critico, non subalterno, sulla realtà sarda, su tutti gli aspetti della società. Dalla dimensione culturale e politica all’economia, alle scienze sociali e umane. Nasce “Filosofia de logu”, gruppo di lavoro e ricerca multidisciplinare. Ne fanno parte studiosi e attivisti, accademici e non, provenienti dall’ambito delle scienze umane, sociali e filosofiche.

“Il nome rievoca la cultura legata al territorio e alle sue genti in un rimando al prezioso e rivoluzionario documento giuridico pervenutoci, testimonianza di una civiltà matura e produttrice di un pensiero espresso nella propria lingua”, spiega Sebastiano Ghisu, tra i fondatori assieme a Omar Onnis, Alessandro Mongili, Cristiano Sabino. Sul sito (filosofiadelogu.eu) la dichiarazione di intenti. “L’obiettivo è abbattere stereotipi, luoghi comuni o narrazioni improprie che ledono il diritto di pensarsi ‘normalmente sardi’. Cittadini del mondo, in un’Isola al centro del Mediterraneo e non periferia italiana. Senza dover rinunciare – aggiunge Ghisu – alla propria identità e senza dover elemosinare i diritti, a partire dal più elementare, poter parlare in tutti gli ambiti la nostra lingua”.

Queste tematiche saranno affrontate ad ampio raggio attraverso un lavoro di ricerca sistematico e scientifico per ricongiungere i fili spezzati, lungo la storia, del pensiero di Antonio Gramsci, Antonio Simon Mossa, Francesco Màsala, Placido Cherchi, Bachisio Bandinu, Michelangelo Pira. “Un passo avanti verso un obiettivo, liberare i sardi dalla ‘colonizzazione del pensiero’, dal rapporto di subalternità e dipendenza e renderli consapevoli”, chiarisce Omar Onnis. Il gruppo sta lavorando anche alla pubblicazione di una raccolta collettiva di saggi, a un evento pubblico in rete e ad incontri sul territorio. È aperto a ogni collaborazione basata sulla condivisione dei principi enunciati nei documenti fondativi.