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Cagliari vede un netto peggioramento della qualità dell’aria, con concentrazioni  in aumento del 26,3%.

I dati sono stati pubblicati da dallo studio annuale di Kyoto club e Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio Nazionale delle ricerche (Cnr-Iia) “Mobilitaria 2020”, che considera i tre inquinanti particolato (Pm10 e Pm2,5) e biossido di azoto (No2) e indica una riduzione dei livelli medi di No2 rispetto al 2018 a Genova (-10%), Bologna (-9,4%), Torino (-4,5%), mentre Bari, Cagliari e Venezia hanno visto al contrario un peggioramento della qualità dell’aria, con concentrazioni a Cagliari in aumento del 26,3%.

Le concentrazioni medie di Pm10 in tutte le città analizzate risultano al di sotto dei limiti, mentre superano più di 35 volte il limite giornaliero a Torino (83 superamenti), Milano (72), Venezia (68) Cagliari (56) e Napoli (37). Le concentrazioni di Pm2,5 non indicano criticità particolari, salvo un miglioramento a Torino, Milano e Venezia rispetto al 2018.

Il parco veicolare nel 2019 cresce un po’ ovunque, e le città che registrano una maggiore densità di veicoli sono Napoli (1.541 veicoli/Km2) e Milano (1.157 veicoli/Km2), mentre il tasso di motorizzazione (veicoli/1000 abitanti) è in leggero aumento ovunque in particolare viene indicata Firenze, e in lieve calo a Torino, Milano, Roma e Venezia.

L’uso del trasporto pubblico del 2018 sul 2016 – indica lo studio – aumenta in media in tutte le città, ma diminuisce a Catania (-26%) e Napoli (-13%), mentre anche l’offerta, sostanzialmente stabile, crolla a Napoli (-19%) ed è leggermente in decremento a Venezia, Torino, Roma e Catania. Il tasso di mortalità 2018 sul 2017 nelle Città Metropolitane (morti ogni 1000 abitanti) a causa di incidenti registra incrementi considerevoli a Messina (+94%) Bari (+70%), Cagliari (+29%) e Firenze (+25%).

Per quanto riguarda l’uso del car sharing, si registra un incremento consistente nel periodo 2018/2019 nell’area comunale di Roma (+133% utenti) Torino (+113%), Cagliari (+106%), a a Bologna (+68%) Milano (+32%) Venezia (+20%). Gli utenti del bike sharing aumentano considerevolmente a Milano (+55%), dove si segnala il parco bici più numeroso del nostro Paese (oltre 13mila modelli a disposizione).

“Occorre maggiore impegno da parte delle Amministrazioni locali per ridurre le concentrazioni e i superamenti al valore limite” di inquinanti, ha spiegato il direttore del Cne-Iia, Francesco Petracchini, aggiungendo che “i due mesi di blocco hanno permesso di comprendere l’importante impatto del traffico veicolare, in particolare quello privato, oltre che sulle emissioni di alcuni inquinanti anche sulle concentrazioni rilevate dalle centraline”.

La coordinatrice del gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club, Anna Donati, ha affermato che per tornare a muoverci senza inquinare e congestionare le città serve accelare “gli investimenti e le misure per spostarsi con la bicicletta, a piedi, con la sharing mobility e la micromobilità”, innovare i servizi di trasporto pubblico e puntare sull’elettrificazione dei veicoli. Per il vicepresidente di Kyoto Club, Francesco Ferrante, solo se “vincerà un modello più moderno che si basa sul forte potenziamento del trasporto pubblico locale, dello sharing, delle forme di mobilità dolce e sostenibile e che incentivi l’innovazione tecnologica accelerando l’uscita dall”era fossile’ anche nei trasporti potremo tornare a vivere in città di nuovo belle, accoglienti, piene di vita e di aria pulita”.