“Ad oggi, se non cambiano le regole, un turista che volesse venire in Sardegna dal 3 giugno, lo fara’ tranquillamente, come avviene in tutte le altre Regioni. Quindi nessun certificato di negativita’, non c’e’ nessuna previsione di questo tipo. Siamo nelle mani del governo, in attesa che da Roma diano regole, possibilmente uguali per tutti”. Cosi’ l’assessore alla Sanita’ della Regione Sardegna, Mario Nieddu, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa.

“Non abbiamo mai fatto proposte di passaporti o patenti sanitari- le parole di Nieddu -. La proposta che io ho elaborato e ho portato in commissione Salute della Conferenza delle Regioni, e’ una semplice richiesta di liberalizzazione, in modo che qualsiasi laboratorio privato possa effettuare il tampone molecolare o il test sierologico da prelievo di sangue”. A chi gli fa notare che a parlare per primo di passaporto sanitario, e’ stato il presidente della Regione, Nieddu chiarisce: “Il presidente Christian Solinas ne ha parlato una volta, poi ha sempre sottolineato che si tratta di una certificazione di negativita’ al virus. Che naturalmente e’ volontaria, noi non possiamo costringere nessuno a fare un test sanitario”.

Alla domanda se c’e’ preoccupazione legata all’arrivo dei turisti in vista della stagione estiva, l’assessore sottolinea:
“Se dovessimo dar retta ad alcuni epidemiologici catastrofisti, dovremmo essere preoccupati: su 2,5 milioni di turisti in arrivo, facendo le proporzioni 50.000 potrebbero essere positivi e quindi ci sarebbero 2.000 persone bisognose di assistenza. Sarebbe un impatto devastante per il nostro sistema sanitario, che non saremmo in grado ovviamente di sostenere. Ma io conto sul fatto che queste previsioni non si avverino, anche perche’ preferisco stare dall’altra parte della barricata, e prestare fede a chi dice che questo virus sta perdendo potenza”.

Fonte: agenzia Dire