Valutazione dei compiti a casa

Siamo arrivati quasi al termine di questo anno scolastico così travagliato, così particolare, così sofferto.

La mia figlia minore frequenta una scuola elementare che eccelle per trasparenza, efficacia ed efficienza, (in più abbiamo un impareggiabile rappresentante di classe). Pochi giorni fa è stato inviato ai genitori un documento[1] in cui vengono esposti i criteri di valutazione degli alunni durante la scuola a distanza (DaD, Didattica a Distanza)[2]. Tra i miei talenti, non è presente quello della “collaborazione” con la scuola e per la scuola ma, per puro caso, ho voluto leggere tale documento e l’occhio mi è caduto su un criterio in particolare: “Svolgere le attività concordate nei tempi stabiliti in modalità sincrona e/o asincrona”.

Modalità asincrona.

Ossia, valutare se sono stati rispettati i tempi di consegna dei compiti assegnati PER CASA.

Ora, io mi chiedo, se davvero la valutazione degli apprendimenti “ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo[3]

e ancora, “documenta lo sviluppo dell’identità personale […][4]”, come sia possibile inserire un tale criterio di valutazione in questo specifico momento storico-scolastico.

I bambini non vanno a scuola da tre mesi circa; a scuola utilizzano un diario o quaderni dove annotare i compiti, le consegne vengono fatte direttamente dalla maestra che si avvale del potere del gruppo-classe.

Mia figlia ha sette anni, a casa SONO IO che devo interfacciarmi con la piattaforma, CAPIRE cosa devo fare, selezionare i compiti, scaricarli, stamparli.

La stampante è accesa? Non va! Spegni e riaccendi… il computer, la stampante e le luci di casa. Prova col telefono. Controlla le impostazioni, dove sono le impostazioni? Cambia rete. E la password? Stampa!

Finalmente posso consegnare i compiti alla mia alunna/figlia (con metodo? No, non ne ho, non faccio l’insegnante, ho altri talenti, come vi dicevo!).

Poi c’è la fase di svolgimento. Mia figlia i compiti li fa da sola, bene e volentieri. Tuttavia, di solito i bambini hanno bisogno di essere aiutati, incoraggiati, sostenuti. Nelle migliori delle peggiori delle ipotesi i genitori non hanno tempo. Nelle peggiori, si arrabbiano; e dopo questo lockdown i genitori potrebbero arrabbiarsi un pò di più.

Una volta finito di fare i compiti, SONO IO che devo restituirli, mia figlia ha sette anni, ricordate?

Fai le foto, non vengono bene, poca luce, troppa luce, rifai le foto, ritaglia le foto, invia, solo un file per volta, file troppo grande, ridimensiona.

Ridimensiona.

Il file sta caricando, attendere…

Attendere.

Come si fa a valutare o anche pensare di riuscire a valutare?

O sono forse io quella da valutare?

Cosa c’entra mia figlia se io non ho avuto tempo, non ho avuto voglia, non sono riuscita, è mancata la connessione perché non ho pagato la bolletta, se è finito il toner e non l’ho ricomprato?

Veramente questo tipo di valutazione può avere “finalità formativa ed educativa e concorrere al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo”?

Cioè, SE IO non invio i compiti comprometto il successo formativo di mia figlia? È inclusivo tutto questo?

E se la valutazione “documenta lo sviluppo dell’identità personale”, come ne uscirebbe l’identità personale di mia figlia se venisse valutata per il lavoro mediocre di sua mamma?

Cari Insegnanti, ma soprattutto cara Ministra, poco importa se la valutazione sarà con i voti o con i giudizi; è giusto e dannatamente vero che quanto farete impatterà sull’identità personale dei ragazzi. Quindi, attenzione, quando penserete di poter valutare in questa ambigua condizione di vita e di studio! O meglio, attenzione, quando si pretende che gli insegnanti possano valutare questo!

Valutate il bambino/ragazzo che avete davanti, valutate i suoi occhi e quello che c’è dietro i suoi occhi, non curatevi delle griglie, fate lavorare i neuroni specchio, le sensazioni, il fiuto, la compassione, instillate nei ragazzi il germe della speranza e infondete autostima a profusione che prima o poi sapranno come ripagarvi, i nostri ragazzi! Valutate per far germogliare!

[1] L’azione educativo-didattica e la valutazione nella DAD, approvato dal Collegio dei Docenti in data 20.05.2020 e deliberato dal Consiglio di Circolo in data 22.05.2020

[2] Attività di valutazione svolta ai sensi dell’ordinanza ministeriale n.11 del 16.05.2020

[3] Circolare n. 189 del 26.05.2020 p. 2.

[4] Ibid. p. 2.