Si chiama “Vital Sings Wearable” ed è un braccialetto che consente di monitorare i parametri vitali di chi lo indossa: frequenza cardiaca, saturazione arteriosa, il movimento di anziani, persone in assistenza domiciliare ma anche operatori sanitari in servizio nelle strutture.

Il dispositivo per la telemedicina è stato sviluppato all’interno di un progetto che ha messo insieme ricercatori dell’Università di Cagliari e un gruppo di ricercatori internazionale e multidisciplinare guidati da Vincenzo Piras, ordinario dell’ateneo cagliaritano e direttore dell’Unità complessa di Odontostomatologia all’Aou del capoluogo, e da Raffaele Ciavarella, fisico, docente e ricercatore alla Sorbona di Parigi. Il progetto è stato presentato oggi dall’assessore della Sanità Mario Nieddu.

“La necessità di potenziare l’assistenza a distanza è emersa con forza durante l’emergenza Covid-19 – ha spiegato – quindi accogliamo favorevolmente e con grande interesse la possibilità di sperimentare nel nostro sistema sanitario una tecnologia che, in parte, è nata qui. I possibili campi applicativi sono molteplici e intendiamo definire un progetto per testare le potenzialità sul nostro territorio”. Per l’esponente della Giunta Solinas, “la telemedicina rappresenta un’arma in più, e soprattutto in un territorio come il nostro, vasto e con una certa dispersione della popolazione, dove non sempre l’accesso alle strutture è agevole, la tecnologia può migliorare i livelli d’assistenza alla popolazione, in particolare dei soggetti più fragili, come gli anziani o i pazienti cronici”.