La Procura di Tempio Pausania apre un’inchiesta su presente minacce telefoniche ricevute dal segretario della Federbalneari Sardegna, Claudio Maurelli. Dopo una denuncia presentata dalla stessa federazione degli imprenditori balneari, la Procura ha aperto un fascicolo per verificare se la diatriba politica scoppiata fra il Comune di Olbia e la Federbalneari in merito all’estensione delle concessioni abbia oltrepassato il limite. La notizia è stata anticipata dall’Unione Sarda che parla anche di un indagato, un consigliere comunale di maggioranza.

Lo scontro politico vede da una parte il Comune di Olbia e il sindaco, Settimo Nizzi, decisi a non rinnovare le concessioni in spiaggia sulla base della normativa europea e la necessità di bandi pubblici. Dall’altra i balneari chiedono il rinnovo automatico in virtù di indicazioni nazionali. La discussione si è accesa in Consiglio comunale, dove, i primi di maggio, è stata bocciata una mozione della minoranza per il rinnovo automatico delle concessioni.

Da quel momento il clima si è fatto pesante: “Sono comparsi articoli e post sui social sempre più duri ed espliciti nei confronti dei concessionari di Federbalnari Sardegna e del suo segretario Claudio Maurelli – scrive in una nota stampa la Federbalneari Italia – Dopo alcune telefonate di balneari impauriti e pressioni nei nostri confronti abbiamo deciso di portare l’intera vicenda sul tavolo della Procura per capire se ci fossero gli estremi per aprire un’indagine, e così è stato. Il nostro obiettivo è quello di tutelare più di 300 famiglie di lavoratori del settore che, soprattutto in un momento difficile come quello attuale, hanno bisogno di lavorare con serenità e di avere certezze rispetto al loro futuro”.