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Germania, Francia, Regno Unito e UE esprimono rammarico per la decisione degli Usa di porre fine alle esenzioni dalle sanzioni contro l’Iran, che hanno consentito le attività nucleari civili nell’ambito del Piano d’azione globale comune (PAIC).

Lo si apprende da una dichiarazione congiunta firmata dai ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania e dal capo per la diplomazia UE Josep Borrel.

“Siamo profondamente rammaricati dalla decisione degli USA di porre fine a tutte e tre le esenzioni relative ai principali progetti nucleari PAIC in Iran, compreso il progetto di modernizzazione dei reattori ad Arak: questi progetti, avallati dalla risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, servono negli interessi di tutti, nell’ambito della non proliferazione, e offrono alla comunità internazionale garanzie del carattere esclusivamente pacifico e sicuro delle attività nucleari iraniane” – si afferma nella dichiarazione.

Parigi, Berlino, Londra e la UE si stanno consultando con i loro partner per fornire una valutazione delle conseguenze di questa decisione da parte degli USA, secondo la nota, pubblicata sul sito web del Ministero degli Esteri francese.

“Il PAIC è un risultato chiave dell’architettura globale di non proliferazione e oggi è la migliore e unica forma di garantire il carattere esclusivamente pacifico del programma nucleare dell’Iran”, sottolinea il comunicato.

Con l’Iran Parigi, Londra, Berlino e l’UE continuano a lavorare per “assicurare il pieno rispetto degli obblighi assunti dai suoi firmatari nel quadro del patto, in particolare il ritorno dell’Iran al pieno rispetto dei suoi impegni nucleari”.

Il PAIC è stato firmato nel  2015 tra Iran e Russia, USA, GB, Cina e la UE per stabilire alcune limitazioni al programma nucleare iraniano e escludere una possibile dimensione militare, in cambio della fine delle sanzioni internazionali.

In base al patto, le autorità iraniane hanno concordato di trasformare la loro centrale di Fordo e il reattore nucleare di Arak in modo che non possano essere utilizzati per la produzione di armi.

Il 27 maggio, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato che Washington sospenderà le esenzioni alle sanzioni relative al PAIC, dopo un periodo di liquidazione di 60 giorni.

Secondo Pompeo, la decisione riguarderà la riconversione del reattore nucleare di  Arak, la somministrazione di uranio arricchito per il reattore di ricerca a Teheran e l’esportazione di combustibile per reattori di ricerca esaurito e scartato dall’Iran.

Allo stesso tempo, gli USA hanno deciso di prorogare per 90 giorni l’esenzione dalle sanzioni per le entità straniere che lavorano nel primo reattore della centrale nucleare di Bushehr in Iran, costruito dalla russa Atomstroyexport (facente parte di Rosatom). Tuttavia, questa esenzione non si applica ai nuovi progetti dello stabilimento, come la costruzione del suo secondo e terzo reattore, commissionati anche alla Russia.

Fonte Sputnik