Chiude, a Oristano, a seguito della decisione adottata dall’Ufficio d’Igiene della Assl 5, il dormitorio comunale. Il motivo? I locali non consentono il rispetto delle norme anti-Covid. I volontari dell’associazione Domus Oristano, che gestiscono la struttura in convenzione con il PLUS, sono già al lavoro da tempo per riuscire a trovare nuovi spazi idonei e mantenere in piedi un servizio portato avanti da sei anni.

Erano stati i volontari stessi a segnalare, all’inizio di marzo, il rischio di contagio a cui erano esposti gli ospiti del dormitorio, costretti a trascorrere il giorno all’aperto, in condizioni igienico-sanitarie precarie, e la notte in spazi troppo ristretti per attuare le misure di distanziamento, era stata segnalata già nella prima settimana di marzo dai volontari. Un confronto con sindaco e Servizi sociali aveva portato alla soluzione di collocare in hotel gli ospiti allora presenti in dormitorio.

Ora alla richiesta da parte dei volontari della ripresa del servizio in sicurezza è arrivata la decisione da parte dell’ Ufficio di Igiene: il dormitorio non può riaprire nei locali fino ad ora utilizzati. “Non ci arrendiamo- spiega Luisanna Usai, presidente Domus Oristano – siamo alla ricerca di locali che garantiscano un servizio migliore in favore dei tanti che ogni notte occupano panchine, parcheggi, rifugi di ogni genere. Persone provate dalle più svariate vicende della vita e spesso alla ricerca di una dignità e di una voglia di ricominciare che sembrava perduta”.