Durante la messa alla basilica di Bonaria a Cagliari, i vescovi sardi hanno lanciato un messaggio, una riflessione post lockdown: politica, economia, sanità, giustizia e cultura si mettano in gioco per ridare alla Sardegna “un respiro ampio e rigenerante”.

Non solo un’opinione: quello dei vescovi è anche un’invito alla speranza nella ricerca di una via di uscita dai danni provocati dal Covid nelle famiglie, nella società e nell’economia. E lo fanno, annunciando la donazione di 30mila euro al centro di accoglienza per disabili “Il Gabbiano” della Comunità Padre Monti di Oristano, per dotarlo di adeguati presidi sanitari.

Sui temi di attualità, la Chiesa ha esposto anche il problema del turismo. “Difficile pensare al futuro della Sardegna senza una salutare scossa che faccia ripartire questo settore – queste le parole dei vescovi – Sosteniamo con vigore l’ambizioso ma necessario impegno di tutti coloro, politici e imprenditori, che hanno manifestato tante idee innovative anche per quest’estate. La nostra Isola, con la sua naturale bellezza e la possibilità di essere una Regione Covid-free, può rappresentare un modello da imitare e contemporaneamente compiere una svolta significativa della sua storia. Importante accompagnarla e favorirla risolvendo finalmente l’annoso tema dei trasporti e contribuendo, con opportune e coraggiose decisioni, a offrire l’immagine di una Sardegna non solo autonoma ma anche accogliente e solidale, modello di una società che sa rigenerarsi e rinnovarsi”.