Erano esposte all’interno di una galleria d’arte di Cagliari, pronte per essere vendute a prezzi esorbitanti, anche a 80 mila euro l’una. Ma quelle opere non iterano originali di Maria Lai, l’artista di Ulassai conosciuta per i suoi quadri fatti di fili, stoffe e intrecci, ma dei falsi.

Lo hanno scoperto i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cagliari e i colleghi del Ris. Ben 27 le opere false sequestrate, due le persone indagate per contraffazione. Le indagini sono partite lo scorso anno ma sono state rese note solo oggi insieme al bilancio di un anno di attività del Nucleo tutela patrimonio culturale.

“L’arte contemporanea, per la capacità di attrarre investimenti di capitali da parte di collezionisti e privati, per le caratteristiche intrinseche delle opere che la rendono più facilmente imitabile – spiegano gli specialisti del’Arma – rappresenta l’ambito di maggiore diffusione del falso”. In particolare le opere sequestrate sono state analizzate e confrontate con altre originali dagli specialisti del Ris che hanno effettuato analisi comparative merceologiche (sui materiali) e grafologiche (sulle firme dell’autore) tra le opere sequestrate e quelle autentiche messe a disposizione dall’Archivio dell’artista.