“Da anni il quotidiano “la Repubblica” quando decide di mettere la sua prua contro qualcuno lo inserisce in una bella lista di proscrizione, una bella notte in cui tutte le vacche sono nere, mentre le distinzioni vengono profanate con grossolani accostamenti e citazioni decontestualizzate. Per completare l’opera si aggiungono aggettivi che devono lordare per sempre chi ne è oggetto. ‘Negazionista’ è uno degli aggettivi amati dai manganellatori mediatici”. Così Pino Cabras, capogruppo M5S in commissione Affari esteri della Camera replica sulla sua pagina Facebook all’articolo apparso oggi su Repubblica a firma Cuzzocrea e Pucciarelli.

“Oggi è apparso uno di questi articoli-tonnara a cura della premiata ditta Annalisa Cuzzocrea e Matteo Pucciarelli. E in bella evidenza la schedina include anche me con tanto di foto, sotto il fantastico titolo ‘Leghisti, ex 5 Stelle integralisti e no vax. Ecco chi sostiene che il virus non c’è’. Mai detto questo, ovviamente. Atti parlamentari, interventi pubblici a decine, prese di posizione chiare e nette da me pronunciate sull’emergenza pandemica non contano una beneamata minchia, se devi inchiodare il tuo bersaglio a un’immagine falsata”.

“Mi stupisco persino che non abbiano reso arancione la mia giacca per accomunarmi al generale Aperol Pappalardo. Ma la prossima volta non escludo che lo facciano. Vi avverto, sarebbe un fotomontaggio a cura di questi stilisti di Lapo Elkann”.

“Per inumidire il fango da schizzare, citano un mio articolo di inizio febbraio, quando nessuno al mondo aveva preso ancora le misure dell’epidemia, e ogni affermazione suonava necessariamente provvisoria. Alla neonata malattia non era nemmeno stato dato ancora il nome di Covid-19. In quell’occasione ricordai semplicemente, fra le altre cose, che nessuna delle più recenti epidemie di tipo influenzale è stata sconfitta per via vaccinale e che sugli allarmismi si edificano carriere e grandi lucri. Oggi, mesi dopo, sappiamo molte più cose di allora, abbiamo fatto in tempo a costruire un palazzo luminoso di nuove conoscenze. Ma Cuzzocrea & C. visitano solo lo sgabuzzino delle scope, dove vogliono rinchiudere anche chi arreda e abita le stanze più ospitali”.