Il Man di Nuoro riapre al pubblico con una media partecipativa di 30 visitatori, al momento tutti sardi. È comunque una risposta buona, e ripaga il suo pubblico con la mostra “Il Regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale”, a cura di Luca Scarlini e visitabile sino al 15 novembre prossimo. Si tratta di un’indagine storiografica e culturale circa la relazione tra Sardegna e Piemonte, dal 1720 agli anni Sessanta del Novecento, e raccoglie una varietà di opere d’arte, documenti, manufatti, testi letterari, illustrazioni, fotografie e spartiti musicali.

“Dopo settimane di assenza, siamo felici di poter tornare a ospitare i visitatori offrendo loro una mostra completamente inedita che riporta alla luce le vivaci relazioni artistico-culturali intercorse tra Sardegna e Piemonte dal 1720 al 1960 – commenta il direttore del Man Luigi Fassi – Una rassegna strategica per il percorso di ricerca sul territorio e per l’identità culturale della Sardegna. La mostra raccoglie infatti prestigiosi prestiti provenienti da autorevoli istituzioni nazionali e vanta la preziosa collaborazione della Sardegna Film Commission”.

Viene svelato così un volto inedito del Regno di Sardegna e racconta il processo di acculturazione e influenza reciproca tra Sardegna e Piemonte, sino ad annullare lo stereotipo della formula “dominati e dominanti”.

“La mostra esplora, per tramite di profili artistici, di fatti di costume, di situazioni politiche, di documenti e illustrazioni, la costruzione di un mondo di segni tra Piemonte e Sardegna senza una visione preconcetta – racconta il curatore Luca Scarlini – Nelle sale del Man va in scena lo spettacolo di un luogo reale e immaginario a un tempo, di cui vengono fornite le mappe, ricostruendo un momento storico, in larga parte da esplorare, della recente storia italiana”. L’esposizione è corredata da un catalogo monografico edito da Ilisso con interventi di scrittori sardi e piemontesi quali Marcello Fois, Gianni Farinetti, Maria Paola Dettori, Luciano Marrocu.