Un cucciolo di daino era rimasto bloccato in un anfratto roccioso, ma per sua fortuna il surfista Marco Pistidda, sassarese di 38 anni, ‘Bonga’ per chiunque bazzichi negli ambienti del surf e a Porto Ferro, stava costeggiando la baia di Porto Conte in sup proprio in quel momento.

Marco era insieme a un’amica in quel momento, Llùcia Peana, ed è stata proprio lei a notare l’animale, ribattezzato poi “cucciolo di Bambi”, permettendo il suo salvataggio.

“L’idea della scuola è di offrire attraverso il surf un’esperienza indimenticabile a chi come me crede nell’amore e nel rispetto per la natura, per gli altri e per sé”, spiega. “Siamo così partiti in sup da Cala Dragunara e abbiamo puntato verso la spiaggia di Porto Conte. A un certo punto – ricostruisce il surfista – abbiamo sentito un lamento e poi abbiamo notato il cucciolo, scivolato probabilmente nel dirupo senza riuscire a risalire”.

I due non hanno avuto dubbi: andava messo in salvo. “Llùcia è rimasta lì, a fargli compagnia, io invece – racconta – son tornato in spiaggia, ho chiamato la Forestale, ho preso i telefonini e un asciugamano e li ho raggiunto. Con il telo abbiamo avvolto il cucciolo, era stremato, si è addormentato tra le nostre braccia”. Poi il ritorno in spiaggia sul sup, la consegna del piccolo daino agli agenti della Forestale e il trasferimento nella riserva di Bonassai. “Sta bene, è salvo, ora sta con altri cuccioli”, riferisce ‘Bonga’ prima di tornare al suo mondo fatto di spiagge, mare, allenamenti, gare e altre sfide.