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“Sembrava quasi che il governatore della Sardegna avesse davvero iniziato a curarsi degli interessi della nostra isola, per un attimo ci avevo quasi creduto che gliene fregasse qualcosa ma le notizie di oggi dicono che in Sardegna si arriva serenamente senza alcuna difficoltà via cielo e via mare. Non vi sentite presi in giro? Non vi pesa tutto questo? Non avvertite l’ennesima strumentalizzazione politica? Io si”. È la riflessione della cantautrice sarda Claudia Aru, in una nota su Facebook.

“Lo chiedo a chi – continua Aru – in questi 3 lunghi mesi, ha dovuto abbassare la serranda della sua attività costretto agli stessi obblighi di una Regione al collasso come la Lombardia nonostante i numeri fossero assolutamente diversi. Stesse regole, stesso rigore. Anche se si tratta di due economie molto diverse. La Sardegna è stata trattata allo stesso modo senza nessuna distinzione e senza nessuna presa di posizione mettendo in ginocchio un numero spropositato di lavoratori, senza pietà. E ora, all’improvviso, mentre i numeri in Lombardia risalgono, si apre tutto, nuovamente, senza distinzione e senza il minimo filtro”.

“Vedete – conclude la nota della cantautrice – io non sono un tecnico e non posso dare soluzioni, ma che dal ” passaporto sanitario ” al ” liberi tutti”, ce ne passa, siamo tutti d’accordo, no? La mia è una situazione molto particolare e non posso parlare troppo, sono bloccata in uno stato che, per paura, non apre gli aeroporti, a nessuno eh! Ma nonostante la mia categoria sia stata brutalmente colpita, stamattina ho comunque dovuto pagare l’IMU, mi chiedo, voi, che per 3 lunghi mesi siete stati chiusi in casa, non vi sentite neanche un po’ presi per il culo? Veramente non vi fate due domande? La verità è che o mentono ora o hanno mentito prima, delle due, vale una. C’è da essere furiosi, altroché. Siamo stati protagonisti dell’ennesimo spot elettorale sulle nostre spalle, tutto ciò è inaccettabile. Ma noi lo accetteremo. Anche questo.