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Nuovo scossone nel centrosinistra in vista delle elezioni amministrative a Nuoro, unico capoluogo di provincia dell’isola ad andare ad elezioni nel 2020.

Il consigliere regionale del Pd, Roberto Deriu, che aveva sostenuto la ricandidatura dell’uscente Andrea Soddu – eletto nel 2015 con una lista civica – invitandolo a partecipare alle primarie di coalizione, dice addio alla candidatura dell’attuale primo cittadino, che ha corso come indipendente del Pd alle ultime elezioni europee. Una decisione maturata dopo il rifiuto di Soddu di partecipare alle primarie di coalizione, che all’inizio vedeva in campo Pd, Articolo 1, Centro Democratico, Partito Socialista, Italia Viva, Fare Comunità, Nuoro Attiva, Italia in Comune e VeraNu.

Uno scossone che arriva dopo altre defezioni negli ultimi giorni: il primo a smarcarsi è stato Francesco Guccini di Articolo 1, il giorno dopo ha abbandonato il campo Iv e Francesco Capelli di Cd non si è seduto all’ultimo tavolo. Le primarie, tuttavia, sono state fissate per il 28 giugno prossimo e al momento vedono candidati Carlo Prevosto del Pd, Francesco Manca di Fare comunità e Paolo Pirisi di VeraNu. “Ci è dispiaciuto molto che Andrea Soddu non abbia voluto accettare l’offerta del Pd di essere il suo candidato alle elezioni comunali – scrive Deriu in un comunicato – Aveva aderito alla nostra offerta per una candidatura alle elezioni europee e per noi era ovvio che proseguisse nel suo impegno politico a Nuoro. Ma ha tergiversato per lunghi mesi, alludendo, ammiccando, divagando, poi il gran rifiuto. C’era chi, nel nostro partito, era scettico sulle nostre aperture a Soddu, avevano ragione loro”.

Per Deriu il rifiuto di Soddu ha una spiegazione: “La sua vecchia compagine, azzoppata, decimata, demolita dalle scissioni e dai conflitti, sopravvissuta solo per il voto determinante di un consigliere del Pd, gli ha proibito di dichiararsi del Pd, col Pd”. E conclude: “La posta in gioco, alle prossime elezioni, è alta: da un lato evitare di consegnare Nuoro alla destra leghista, dall’altro uscire dalla crisi identitaria della Città che la giunta Soddu ha lasciato irrisolta, se non aggravata. Saranno adesso compiute altre scelte attraverso le primarie, per interpretare in modo fedele l’aspirazione dei Nuoresi al rilancio della Città”.