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A fronte delle notizie positive sul prezzo del latte pagato agli allevatori che arrivano anche dalla chiusura dei bilanci delle cooperative con Dorgali e Lacesa di Bortigali che hanno chiuso a 1 euro al litro e la cooperativa Lait di Ittiri che è andata anche oltre l’ambito euro: 1,03, Coldiretti sollecita le istituzioni a “programmare e governare il sistema. del settore lattiero caseario”.

Le esportazioni negli Usa, mercato principale di vendita del Pecorino romano Dop, anche nei primi due mesi del 2020 continuano a confermare un trend positivo, registrando una crescita del + 27,5% in volumi e +24,7 in prezzo. Vendite che vanno bene anche nei discount: + 45,9% in volume e + 41,7% come valore complessivo. In crescita invece del + 6,5% il prezzo medio sia nei supermercati e che nei discount. Dati quest’ultimi condizionati anche dal lockdown.

“Gli eventi imponderabili come il Covid, ma anche il pericolo dazi degli Usa o la stessa guerra del latte dello scorso sono dei fattori straordinari che stravolgono il mercato come lo era stata la lingua blu qualche anno fa – spiega il presidente regionale Battista Cualbu – Ma proprio per attutire anche questi colpi è oltre modo necessario un tavolo permanente della filiera che sappia programmare a monte e riesca a tenere la barra dritta nei momenti critici garantendo più stabilità a tutti gli attori della filiera e soprattutto all’anello più debole i pastori, sui quali si tende sempre a scaricare la crisi, pagandone a caro prezzo le conseguenze”.

“L’accordo di filiera con Biraghi ce lo dimostra e sta portando importanti benefici – ricorda il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Il pecorino etico è frutto di una programmazione a monte che garantisce stabilità e che sta reggendo, seppur si tratti di un prodotto giovane, i momenti straordinari che stiamo vivendo in questi ultimi anni”.

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