I dati relativi al supporto psicologico fornito dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile ai cittadini durante l’emergenza sanitaria parlano chiaro: per gli italiani l’assistenza del terapeuta è importante. Al numero verde di supporto psicologico 800.833.833 sono arrivate più di 50mila telefonate e il picco di chiamate giornaliere è stato registrato proprio durante il lockdown.

Il servizio è completamente gratuito, attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle 24, ed è nato per fornire supporto e gestire il disagio psicologico causato dall’epidemia e dalle le stringenti misure di isolamento sociale. Le motivazioni di chi utilizza il servizio sono dovute a stati ansia (14%), depressione (13%) o più frequenti stati di preoccupazione generalizzata e altre situazioni pregresse emerse a causa dell’emergenza (oltre il 40%). Con la fine del lockdown è raddoppiato il numero di persone che hanno chiamato per ricevere sostegno nell’elaborazione di un lutto (dal 1,6% al 3,2%) non necessariamente legato al Covid-19).

“Il servizio – si legge in una nota del ministero – sta ottenendo un altissimo grado di soddisfazione, registrato nel bilancio di questo mese e mezzo di attività: il 95,5% degli utenti ha ritenuto soddisfatte le aspettative, il 96,5% ha dichiarato di aver ricevuto tutte le informazioni richieste”. Tra chi ha telefonato al numero verde, molti anziani (28,9%), ma anche numerosi studenti (9,8%). L’età media di chi ha usufruito del servizio è di 49 anni, poco meno di quella registrata durante il lockdown (52 anni). Le problematiche più importanti, per le quali si è riscontrata la necessità di interventi terapeutici sono state indirizzate ai servizi sociosanitari pubblici. Altre hanno usufruito della possibilità di ricevere un ascolto competente anche attraverso un numero maggiore di colloqui di approfondimento grazie al supporto dei professionisti delle associazioni e delle società scientifiche che si sono messi a disposizione.