Nonostante un’inchiesta avesse portato all’arresto del sindaco di Ortacesus, di un consigliere comunale e di un imprenditore e nonostante lo stesso suo nome fosse finito tra gli indagati che a fine febbraio hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, ha continuato a tormentare e minacciare il capo dell’ufficio tecnico del Comune. Si aggiunge un nuovo capitolo nella vicenda legata agli appalti pilotati al Comune di Ortacesu che a ottobre dello scorso aveva travolto anche il sindaco Fabrizio Mereu, al quale recentemente sono stati revocati gli arresti domiciliari.

Per uno dei 21 indagati, l’imprenditore Mario Gaviano, è scattato il provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dal capo ufficio tecnico del Comune. L’ordinanza, richiesta dal pm Giangiacomo Pilia, è stata firmata dalla Gip Ermengarda Ferrarese ed è stata notificata dai carabinieri della Compagnia di Dolianova. Nei mesi scorsi, secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, l’imprenditore avrebbe preso di mira il capo dell’Ufficio tecnico comunale. Il Gip, infatti, gli contesta una serie di atti intimidatori contro il dipendente comunale reo di non avere voluto accondiscendere alle illegittime pretese avanzate dall’imprenditore.

In particolare, vengono contestati la pretesa di affidamenti di lavori da parte del Comune di Ortacesus nonché il pagamento di lavori in realtà mai eseguiti e mai autorizzati. Gaviano avrebbe intimidito il capo dell’ufficio tecnico sia di persona che mediante attraverso Facebook. Minacce talmente pesanti che l’impiegato è stato costretto in questi mesi a modificare il proprio stile di vita e il proprio comportamento sul posto di lavoro, arrivando a temere di restare da solo presso gli uffici comunali di Ortacesus. Nonostante gli atti intimidatori, il capo dell’ufficio tecnico non ha ceduto alle pressioni, perseguendo i doveri istituzionali del proprio ufficio, rivolgendosi ai carabinieri e, quindi alla Procura, che con il provvedimento ha immediatamente tutelato il tecnico.