Teatro e cinema aperti da lunedì. Ma solo formalmente perché sale e platee “al chiuso” saranno ancora quasi tutte senza spettacoli e senza spettatori tra nuovi adempimenti anti-Covid e difficoltà a metterli in pratica. Senza dimenticare che per cinema e teatro l’estate è “bassa stagione”.

C’è chi rimanda tutto a settembre, mentre il grande schermo si trasferisce all’aperto per ritrovare il piacere di proiettare e gustare un film tutti insieme. Per quanto riguardo il teatro attori, registi e appassionati si ritroveranno lunedì al Massimo per provare – scrive sul suo profilo Facebook Sardegna teatro – “a immaginare nuove prospettive, scenari e orizzonti per la cultura in Sardegna”. Una mattinata di riflessioni in concomitanza con il via libera al sipario che formalmente si rialza. “Un confronto – spiega Massimo Mancini, direttore di Sardegna Teatro – è sempre importante anche alla luce di quanto successo. Il nostro messaggio? È sempre più importante che la cultura si appropri degli spazi pubblici, il semplice intrattenimento ormai è riduttivo”.

Ci sarà qualche attività all’aperto. Ma la vera ripartenza sarà a settembre. “Per quanto riguarda il teatro – spiega Diletta Marongiu, Slc Cgil – la situazione migliore è quella del Lirico con la ripresa delle prove e la riprogrammazione in streaming è in attività all’aperto. In altre strutture per il personale si va avanti sino al 9 luglio con gli ammortizzatori sociali”. A Porto Torres, nella struttura intitolata ad Andrea Parodi, non si riparte perché sono in corso dei lavori anche per riparare i danni legati a un invasione di piccioni. Per quanto riguarda i cinema cagliaritani, l’Odissea dà l’appuntamento alla Manifattura Tabacchi per la programmazione dei film sotto le stelle. “Contiamo di ripartire tra il 19 e 20 giugno – spiega Stefania Medda, cinema Odissea – gli spettatori dovranno mantenere la mascherina solo nel percorso tra ingresso e posto, poi potranno farne a meno. E i nuclei familiari potranno stare vicini”. Il Greenwich, invece, dà l’arrivederci a settembre. “La nostre amate piccole sale hanno una capienza di 90 e 74 posti – si legge in un post su Facebook -. Per mantenere il distanziamento previsto abbiamo calcolato di dover rinunciare a due terzi delle sedute disponibili, riducendo la capacità di accoglienza ad appena 40 posti complessivi. Anche nella migliore ipotesi di fare il “tutto esaurito”, sarebbe impossibile coprire i costi di noleggio delle copie mantenendo un margine di guadagno sufficiente per sostenere le spese di gestione della sala”.

I gestori approfitteranno della pausa per attrezzarsi al meglio in vista della ripresa fra qualche mese. Nessun segnale di riapertura nei siti web dei principali multisala: “Ci sono regole ancora in fase di definizione – continua Marongiu – ma ci sono state delle evoluzioni rispetto alle originarie prescrizioni che prevedevano mascherine per gli spettatori e bar chiusi. Speriamo nelle riaperture a luglio. Nel frattempo i lavoratori sono in Fis. Rigettiamo naturalmente l’impostazione di chi parte dalla richiesta che siano i dipendenti a occuparsi di pulizie e igienizzazione”.