Undici università italiane hanno lanciato l’iniziativa benefica, chiamata University Corridors for Refugees (UNI-CO-RE), con lo scopo di creare ‘corridoi’ universitari e offrire a studenti rifugiati provenienti da Paesi in guerra o colpiti da calamità la possibilità di continuare il loro percorso di studi universitari in Italia. Ad annunciarlo è l’Unhcr. L’accordo è stato siglato con gli atenei, il ministero degli Esteri, Caritas Italiana, Diaconia Valdese e Gandhi Charity.
Saranno 20 gli studenti rifugiati provenienti dall’Etiopia ai quali sarà assicurato il supporto necessario per frequentare un programma di laurea magistrale della durata di due anni. Le università italiane che hanno aderito all’iniziativa sono l’Aquila, Bologna, Cagliari, Firenze, Milano, Padova, Perugia, Pisa, Sassari, la Iuav di Venezia, e la Luiss. Gli studenti saranno selezionati sulla base del merito, attraverso un bando pubblico e da comitati di esperti individuati da ciascuna università.
“Nel mondo ancora troppi rifugiati non hanno accesso all’istruzione”, ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. “A livello di istruzione superiore la situazione è drammatica: solo il 3 per cento riesce ad accedere contro il 37 per cento della media globale. Grazie all’impegno delle università coinvolte, progetti come UNI-CO-RE non solo permettono ai rifugiati di arrivare in maniera sicura in Italia per sviluppare il loro talento, contribuendo alla comunità locale, ma riaccendono la speranza in milioni di bambini e ragazzi attualmente in esilio a causa di guerre e persecuzioni”.