Distanziamento, mascherina e niente abbracci: ma dopo la fine dell’esame di maturità è stata festa. Ad aspettare Guglielmina Sanna, siottina della 5°D, tanti amici, forniti di spumante, ma anche farina, pomodori e lattuga.

Un modo per celebrare la fine del percorso scolastico e per ‘sorridere’ anche dell’emergenza sanitaria che ha tenuto gli alunni lontani dai prof dallo scorso 4 marzo. Non c’è stato tempo per baci e abbracci perché bisognava mantenere le distanze. L’esame di stato è iniziato questa mattina alle 8.30 e ha visto gli studenti entrare in maniera contingentata a gruppi di 5.

Guglielmina, ad esempio, ha presentato proprio Medea, una tragedia greca. “Mi sembra che sia piaciuta” commenta soddisfatta dopo essere stata infarinata dagli amici dalla testa ai piedi. “I prof – racconta – sembravano molto disponibili e tranquilli. Forse hanno anche capito la situazione: non è stato per tutti noi studenti un periodo molto facile”.

Una situazione più tranquilla si è avuta al Pacinotti: Alice Cittadini e Giovanni Chessa, compagni di classe della 5°L raccontano di essere sì provati ma molto contenti. “Una situazione ribaltata – racconta Alice – Ci hanno fatto accomodare in cattedra e loro, i professori, invece erano seduti tra i banchi. Situazione molto tranquilla. Abbiamo discusso l’elaborato di matematica e fisica e poi il discorso si è allargato alle altre materie. Sono soddisfatta”.

“I prof hanno capito la situazione – dichiara Giovanni – erano molto sereni anche quando magari gli studenti avevano delle difficoltà. Immagino che l’esame classico sia molto più difficile. Qui è tutto condensato in un giorno”.

Per quanto riguarda il Dettori, la festa si è tenuta ieri notte: alcuni studenti, accompagnati dalle note della celeberrima canzone di Antonello Venditti ‘Notte prima degli esami’, si sono dati appuntamento fuori dal Liceo cagliaritano.