Tre anni a Cagliari: da una importante operazione antiterrorismo alla gestione delle tante manifestazioni di protesta. Il dirigente capo della Digos Raffaele Attanasi saluta la Sardegna e si trasferisce a Bari per un nuovo incarico.

E proprio l’arresto di un simpatizzante Isis e la gestione di sit in e marce in situazione potenzialmente cariche di tensione sono per Attanasi i risultati più significativi della sua gestione. “Il caso di Macomer – racconta – è stato importante perché si parlava di un piano terroristico in grado di avere pesanti ripercussioni sulla salute della popolazione (si voleva avvelenare l’acqua delle condotte idriche)”. L’operazione era stata diretta proprio dalla Digos di Cagliari. Ma c’è un altro dato che rende particolarmente orgoglioso Attanasi: “Negli ultimi tre anni ci sono state decine di manifestazioni di protesta – ricorda – ma non abbiamo registrato nessun ferito, né tra le forze dell’ordine, né tra i partecipanti. Questo significa anche che ogni singola protesta è stata affrontata con il giusto approccio sia prima sia nel corso della manifestazione. Abbiamo personale che evidentemente conosce bene il territorio e la gente è sa gestire perfettamente, sia per preparazione sia per attitudine, questo tipo di situazioni”.

Emblematica secondo Attanasi la manifestazione anti basi di Capo Frasca: “Chi scende in piazza difende evidentemente le sue posizioni e non vuole tornare indietro – spiega – ma tutto si è svolto in maniera civile, senza incidenti. E la manifestazione si è svolta senza che si sia registrata una sola “carica”.