“Altre ombre sullo scottante tema dell’uranio impoverito nelle missioni internazionali sono state gettate dal Generale dei Parà Roberto Vannacci che ha presentato un esposto presso la Procura Militare di Roma.

Da fonti giornalistiche abbiamo appreso con forte preoccupazione le dichiarazioni del Generale che denuncia “gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute e della sicurezza del contingente italiano costituito da migliaia di militari impiegati in Iraq e sottoposti all’esposizione all’uranio impoverito senza che alcuna informazione fosse fornita al riguardo e senza che alcuna mitigazione dei rischi fosse attuata”.

Dichiarazioni gravissime quelle del Generale Vannacci che accusa apertamente anche l’ex Comandante del COI, ora Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Cavo Dragone di aver mentito durante un’audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito presieduta dall’ex On. Gianpiero Scanu il 23 febbraio 2017 sulla permanenza dei militari in quei teatri operativi.

Fatti come questi sono la prova che non si può affidare la tutela del personale all’iniziativa ed alla autonoma sensibilità dei comandanti, perché tra gli interessi dell’Amministrazione e gli interessi del personale, non ultima la salute, questi opteranno sempre per la prima a discapito dei secondi. Dimostrando in tal modo, una volta di più l’importanza dell’esistenza dei sindacati militari, unico strumento fuori dalle mani della gerarchia in grado di raccogliere libere testimonianze ed eventualmente denunciare condotte di questo tipo.

I vertici militari sono gli stessi che stanno cercando di convincere il Parlamento ad approvare una legge sui sindacati militari zoppa e mancante di fondamentali aspetti senza i quali si limita fortemente l’operatività e l’intervento dei sindacati in certi temi come, magari, proprio la tutela della salute.

Il SIAM è sempre molto attento e sensibile ai temi che riguardano la salute del personale militare anche per il trascorso storico dei suoi stessi componenti e fondatori da sempre in prima linea su questioni riguardanti i vaccini, l’uranio impoverito, il radon, l’amianto ed in generale la sicurezza dei luoghi di lavoro.”