L’esame di maturità si è trasformato in un momento di alta tensione nel Lodigiano: all’Istituto Itis Cesaris di Castelpusterlengo uno studente si è presentato all’esame di Stato con una pistola, puntandola ai commissari. Dopo l’intervento delle autorità la situazione si è calmata.

All’Itis Cesaris di Castelpusterlengo, città dell’ex zona rossa del Lodigiano, la sessione d’esami di maturità si è trasformata in un momento di pericolo quando uno degli studenti che doveva sostenere il colloquio finale si è presentato davanti alla commissione con un’arma, una vecchia pistola del nonno, affermando “Scusatemi per questo gesto, ma dovete promuovermi”.

Questo gesto del giovane ha scatenato il panico nell’aula, e nonostante l’intervento delle autorità non si è ancora capito le motivazioni del gesto. Subito è stato lanciato l’allarme.

Il ragazzo, di 18 anni, è stato disarmato e portato in ospedale da un’ambulanza del 118 per accertamenti di natura psichica.
Le indagini sono affidate ai carabinieri che stanno ricostruendo quanto è accaduto, mentre nel frattempo a scuola è arrivato il sindaco di Casale, Elia Delmiglio.

Il 17 giugno è stato il primo giorno di esami di maturità 2020, una prova che 500.000 studenti italiani si troveranno ad affrontare. Per le prove di quest’anno, che si svolgono in presenza e sono costituite solamente da un’orale con i professori interni, 39 milioni di euro sono stati destinati alla pulizia, all’acquisto di gel igienizzanti e mascherine, con le aule che saranno pulite alla fine di ogni sessione di esame, la mattina e il pomeriggio.

Fonte Sputnik.com