Il Costa Smeralda di Olbia sarà il primo aeroporto sardo a riaprire le porte ai turisti internazionali con il volo Monaco-Olbia in arrivo alle 17:05 di oggi sulla nuova pista che verrà battezzata con la prova del nove di una stagione turistica che per la Sardegna, come per tutte le destinazioni del mondo, non poteva iniziare più in salita.

L’emergenza sanitaria, il lockdown e la conseguente crisi economica sono un ostacolo enorme da superare, anche in aereo. Ma l’isola ci spera e attende il volo operato da Eurowings come l’auspicio di una vera ripartenza. Entrando nei piani della Geasar, nei quali storicamente il segmento del mercato internazionale e stagionale l’ha sempre fatta da padrone, questo doveva essere l’anno della definitiva affermazione dopo una crescita costante e una crescita dell’offerta non indifferente.

Con alcuni sacrifici la summer dell’aeroporto di Olbia sarà comunque di tutto rispetto: la sua ufficializzazione è attesa entro pochi giorni. Ma intanto si riaprono i confini e la filiera turistica, principale traino economico di tutto il nord Sardegna e della Gallura costiera in particolare – a iniziare dalla Costa Smeralda – può tirare un sospiro di sollievo. Per il momento i numeri, complice ovviamente una chiusura che tra lavori in pista ed esigenze sanitarie è durata quattro mesi esatti, dicono che rispetto al 2019 è transitato al Costa Smeralda più di mezzo milione di passeggeri in meno. Giugno dello scorso anno aveva segnato 425 mila arrivi: il raffronto non può ancora essere fatto perché il mese non è finito, ma l’analisi comparata sarà impietosa. Ecco perché luglio, ma già a partire da oggi, dovrà dire al territorio e alla Sardegna se e quanto sarà costato l’effetto di una pandemia che minaccia pesantemente la possibilità di avvicinarsi ai 604mila transiti del luglio 2019.