“Passata la fase di emergenza virale più rischiosa e significativa, noi infermieri facciamo ora i conti con il trattamento che la AOU di Sassari riserva a quelli che ha chiamato i suoi eroi”. A denunciare la situazione del capo di sopra dell’isola, il più colpito in termini di contagi specie nosocomiali dal Covid 19, è Fausta Pileri la segretaria sindacale per Sassari, vicecordinatrice regionale, e componente del direttivo nazionale NurSind.

Le assunzioni di interinali. “La AOU si è affidata al lavoro di volontari, studenti e personale infermieristico sottratto a reparti e servizi nei Pre Triage. Fatto ancor più grave, l’Azienda non ha assunto infermieri, ostetriche e OSS in tutto il periodo di maggiore crisi e di alto contagio, e i pochi nuovi dipendenti che sono arrivati a supporto non sono bastati neppure per coprire le maternità e le patologie già esistenti prima della pandemia. È bene inoltre precisare che i pochi dipendenti assunti provengono quasi tutti dalle agenzie interinali, con danni economici per il maggiore costo che questa modalità comporta. Ma non solo: un dipendente assunto da un’agenzia per pochi mesi non può adattarsi né essere formato adeguatamente, e neppure sviluppare attaccamento aziendale. Inoltre, i contratti interinali non vengono conteggiati neppure ai fini di una eventuale stabilizzazione”.

Nessuna tutela per il paziente. La segretaria ha inoltre sottolineato come questa gestione sia stata nociva per il paziente stesso. “Il paziente – ha detto la Pileri – ha il diritto di essere assistito da personale infermieristico formato ed esperto, e presente in numero adeguato in ogni reparto. L’Azienda sassarese non ha neppure inserito in alcune unità operative, ad oggi, nell’organico gli operatori sociosanitari e ciò a discapito sia dei pazienti che sicuramente non possono usufruire di un’assistenza domestico-alberghiera adeguata, e sia delle altre figure professionali che vengono quotidianamente demansionate ormai da anni”.

La carenza di personale. “È inoltre iniziato il periodo delle ferie estive – ha concluso Pileri – che soprattutto in questo anno così pesante avrebbe potuto essere di ristoro psicofisico, se la AOU di Sassari avesse sanato questa terribile situazione di carenza di personale sanitario. Gli infermieri, durante l’epidemia, si sono dimostrati estremamente flessibili accorrendo a dare manforte nei reparti più oberati, come ovviamente le malattie infettive. Nonostante ciò, la nostra Azienda, non ha tenuto nella dovuta considerazione la categoria e il sindacato non aspetterà inerme che gli infermieri continuino a essere trattati come non meritano. Ci aspettiamo di essere convocati a breve per discutere di tutte le problematiche esistenti. Riteniamo infatti fondamentale e imprescindibile un confronto tra Azienda e dipendenti per organizzare l’assistenza in maniera efficace. Se sarà necessario ricorreremo in tutte le sedi competenti per fare rispettare i diritti dei pazienti e dei nostri lavoratori iscritti”.