Prima partita in casa per il Cagliari post lockdown e per l’allenatore Walter Zenga Sabato 27 giugno alle 19.30 alla Sardegna Arena arriva il Torino e per i rossoblù è una tappa decisiva per capire quale sarà il loro destino da qui alla fine del campionato: solo una vittoria potrebbe riaprire la strada per l’Europa che sembrava sbarrata dopo la sconfitta con il Verona. L’alternativa? Vivacchiare per altre dieci partite e pensare alla prossima stagione. Si gioca in casa.

“Ma in queste condizioni – spiega Zenga – è ininfluente: senza pubblico si azzera tutto. L’unico vantaggio è che non siamo costretti a prendere due aerei in una giornata. Il pubblico è importante, paradossalmente, anche per gli ospiti: io ad esempio mi esaltavo negli ambienti ostili”. L’unica certezza per domani è che in porta gioca Cragno. “Era già deciso – spiega Zenga – lui contro Verona e Torino, Olsen contro la Spal. Ora è così, poi si vedrà. Noi abbiamo la fortuna di avere due portieri di questo livello, ma non solo: sono forti anche Rafael e Ciocci”.

Una battuta anche su Sirigu, lanciato in Serie A proprio da Zenga: “Mi piacerebbe vederlo a Cagliari perché è sardo”. A proposito di isolani, belle parole del tecnico rossoblù su Ragatzu: “Talenti così ne ho visto pochi, ma deve vivere per il calcio. Per l’età che ha, le presenze in A sono poche. L’idea Ragatzu mi stuzzica molto”. Nandez? “Se fosse stato un altro- dice Zenga- a Ferrara sarebbe uscito dopo dieci minuti. E invece lui è rimasto e ha combattuto”. Momento magico di Simeone? “Lo voglio più vicino alla porta, non voglio che si sfianchi: finora è andata molto bene”, conclude Zenga.

Torino. Longo: “Ora punti anche in trasferta”

Obiettivo continuità: dopo i quattro punti in due partite contro Parma e Udinese, ora Moreno Longo vuole proseguire nella striscia positiva anche in Sardegna. “Il Cagliari ha grandi qualità, ha fatto un girone di andata straordinario, ma noi cercheremo in tutti i modi di portare a casa la partita”, le parole della vigilia dell’allenatore del Torino.

Sarà la terza gara in otto giorni, la squadra però appare in buone condizioni fisiche: “Parlo quotidianamente con i giocatori, a volte serve più il dialogo rispetto ai test per capire come stanno – ha continuato Longo ai microfoni di Torino Channel – ma mi prendo ancora 24 ore per decidere la formazione: con partite così ravvicinate, è fondamentale valutare tutti gli aspetti. Il Torino è partito per la Sardegna senza Zaza: l’attaccante è alle prese con un fastidio muscolare che lo ha costretto al forfait, nelle prossime ore si sottoporrà agli esami che diranno se potrà recuperare almeno per il derby contro la Juventus di sabato prossimo.

“Sarò costretto a cambiare, ci auguriamo non sia nulla di grave”, ha detto Longo a proposito del suo attaccante. L’ex Valencia verrà sostituito da Berenguer nel tridente insieme a Edera e Belotti, mentre sulla fascia sinistra di centrocampo dovrebbe cominciare Aina. Tra i convocati ci sono anche Ansaldi e Verdi: i due non mettono minuti nelle gambe da prima della sospensione del campionato, a Cagliari potrebbero disputare uno spezzone di gara per ritrovare il ritmo partita. “Stanno sempre meglio, valuterò a poche ore dalla sfida come impiegarli” ha aggiunto il tecnico granata.