Con la prima tranche del Bando Indigenti da 50 milioni di euro come forma di aiuto economico stabilita dal Governo per fronteggiare la crisi causata dall’emergenza Covid, in Sardegna verrà distribuito agli indigenti il formaggio Montasio DOP.

Dal Bando sono rimaste escluse tutte e tre le DOP ovine sarde (Pecorino romano, Fiore sardo e Pecorino sardo), mentre il Montasio è inserito nel lotto 2, dove oltre alla Sardegna ci sono anche Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Lazio.

In queste ore si sono intensificati gli appelli al Governo affinché ci ripensi e inserisca le Dop sarde nel paniere dei prodotti destinatari di aiuti. Una mossa fondamentale, è stato da più parti sottolineato, per garantire al comparto l’ossigeno necessario a superare la crisi economica che è destinata ad aggravarsi. È andata meglio ad altre regioni, dove saranno distribuiti formaggi prodotti in loco. In Sicilia, per esempio, saranno distribuiti pecorino siciliano e pecorino ragusano; in Toscana il pecorino Toscano Dop e in Calabria il Caciocavallo Silano.

Deidda(Fdi): “Bando indigenti da trucchisti”

“In Sardegna e Lazio produciamo il Montasio? Spero che il Ministro Bellanova rispetti il regolamento della Camera dei Deputati e voglia rispondere alla mia interrogazione sull’esclusione del pecorino romano e degli altri formaggi dop Sardegna dal nuovo bando per gli indigenti e voglia spiegarci perché ha inserito la Sardegna o il Lazio tra i produttori del formaggio Montasio”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda.

“Non vogliamo che siano tolte le giuste risorse ai produttori dei formaggi Montasio perché tutti i pastori, produttori e trasformatori vivono momenti difficili e condizioni proibitive – osserva il parlamentare del centrodestra – quindi non una guerra di campanile ma un richiesta legittima di trasparenza ed una richiesta di marcia indietro su un trucco che sa tanto di marchetta elettorale visto le prossime scadenze elettorali e le zone di produzione e gli inserimenti di altri tipi di pecorino”.

“Invece di sprecare risorse negli inutili bonus monopattini o nel redditto di cittadinanza o nei vari bonus contenuti nel Decreto Rilancio – conclude Deidda – è opportuno vengano stanziati i soldi per il pecorino romano e i formaggi dop sardi, prodotti nel Lazio. Aspettiamo risposte anche sull’altra interrogazione sul mancato Decreto sul tracciamento del latte e le altre misure per il prezzo del latte”.

Iv: “Da Bellanova attenzione verso prodotti sardi”

“Il Pecorino Romano, ma anche gli altri prodotti sardi hanno ottenuto la giusta attenzione dal Ministero dell’Agricoltura”. Lo afferma, in una nota, Italia Viva Sardegna che si schiera al fianco della ministra Teresa Bellanova nella polemica sul formaggio isolano escluso dal Bando indigenti. “Dal Governo sono stati garantiti investimenti per 14 milioni e altri ne verranno per fare in modo che i formaggi e gli altri prodotti isolani siano nelle tavole degli italiani sia nell’anno in corso che nel 2021 – proseguono dal partito di Matteo Renzi – si tratta di un momento difficile in cui è necessario mettere da parte le polemiche e unire le forze per garantire alle imprese sarde di tornare a essere competitive sul mercato nazionale ed internazionale”.

La notizia di riferimento:

Governo esclude Pecorino romano e Dop sarde dal bando indigenti. Presidente Consorzio: “Inaccettabile”