“Il Serraglio saluta. Anche per noi l’avventura finisce qui, ci abbiamo provato fino all’ultimo respiro, ma abbiamo perso. Vorremmo dare un consiglio: ricominciate a vivere la musica con il piacere di farla a prescindere da tutto. Le piccole realtà hanno bisogno di spirito positivo di creatività e passione, che per noi è la base di tutto”.

È uno stralcio del post di Facebook pubblicato per annunciare la chiusura del circolo di via Priorato, all’Ortica, altro tempio della musica live che getta la spugna, un mese dopo l’Ohibò. “Non ce la facciamo – spiega al Giorno Roberto Esposito, tra i fondatori che 6 anni fa hanno dato vita a questa realtà milanese –, per più motivi che si intrecciano. Il primo è l’impossibilità di programmare un futuro per via delle normative dovute all’emergenza coronarivus. L’impressione è che ci siano assembramenti di serie A e di serie B”.

E ancora: “Avevamo già il contratto di affitto in scadenza: la nostra intenzione era di non rinnovarlo alle stesse condizioni pre-Covid, ma non c’è stata possibilità, anzi ci sono state chieste dalla proprietà ancora più garanzie. Troppo per un’associazione culturale senza fini di lucro. Non è possibile pensare di affrontare ora le stesse spese di gestione e di consumo che sostenevamo in un momento ‘normale’: con la capienza ridotta di un terzo arriveremmo a ospitare meno di 70 persone”. Così si spengono le luci per sempre in questo spazio per eventi che ha ospitato artisti già famosi e offerto la ribalta a band emergenti. Il palco è stato calcato da gruppi metal come i DragonForce, da Zucchero Fornaciari in veste di ospite speciale, da protagonisti della scena indie italiana come Marta sui tubi, Gazzelle e Canova. “Pessima notizia – il commento di Claudio Trotta, produttore artistico e co-fondatore dell’associazione Slow Music –. Un altro posto bello, vero, ruspante e ben gestito che mancherà molto di più di quanto possa mancare un nuovo palazzetto dove ammassare gente che deve solo consumare e mai conoscere, crescere e scoprire ma solo celebrare il divo di turno che, Covid o no, problemi non ne ha e non ne avrà mai”.

Allineato al messaggio finale del Serraglio, diretto al pubblico: “Smettetela di seguire solo gli ‘hype’ (eventi attorno a cui si genera forte aspettativa, ndr) e siate curiosi. Imparate a vivere i club con il piacere di scoprire, socializzare, aiutando talenti dal vivo e non attraverso i like virtuali”.