L’associazione regionale Ex esposti amianto della Sardegna, da sempre in prima linea nel denunciare la criticità degli edifici scolastici a causa della presenza della ‘fibra killer’, ha ritenuto giusto chiedere ancora una volta alle forze politiche nazionali e regionali un forte impegno al fine di sbloccare la vertenza in corso.

“L’associazione regionale – si legge in una nota – aveva già sollecitato l’assessore regionale all’ambiente a deliberare in merito alla ripartizione agli enti e amministrazioni che intendono bonificare dall’amianto gli edifici scolastici e strutture ospedaliere di loro competenza i fondi nazionali già nella disponibilità della Regione Sardegna pari a 35 milioni di euro. Il tema della scuola e delle strutture ospedaliere è al primo posto nell’agenda sia del governo nazionale che del governo regionale, anche in previsione della messa sicurezza per iniziare la fase 3: si parla di rientro a scuola con utilizzo delle mascherine senza polemica si dovrebbero usare le FFP2 o FFp3 per garantire esposizione amianto e covid-19”.

“Non vogliamo alimentare le ultime polemiche – scrive Giampaolo Lilliu presidente dell’associazione – tra forze politiche, ma intendiamo mettere in evidenza, ancora una volta, la difesa dei valori e dei diritti fondamentali per favorire così una vita sociale dignitosa”.

“Ricordiamo che – continua la nota – per la prima volta il governo nazionale destina fondi alla bonifica amianto individuando due settori significativi scuole e ospedali oggi di grande attualità con emergenza Covid-19. È giusto mettere in evidenza che i fondi coprono solo i costi della bonifica ma è altrettanto vero che dal 1986 tutti i bandi pubblici regionali e provinciali che riguardano fondi per l’incentivazione alla bonifica amianto di immobili pubblici e privati non prevedono costi di rifacimento. Per tanto è strano che l’assessore Lampis non abbia la stessa sensibilità dimostrata nella vertenza in corso anche per quanto riguarda il suo ruolo e competenza regionale. Chiediamo quindi di rispondere alla vertenza con un suo impegno a trovare risorse regionali utili a coprire le spese di rifacimento dell’opera bonificata e pubblicare urgentemente il bando utile alle amministrazioni ed enti che saranno libere di decidere di partecipare o meno con progetti di bonifica amianto anche con la compartecipazione alle spese di rifacimento”.

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