Parlare di Aias significa parlare di ritardi nel pagamento degli stipendi, così iniziava una nota di qualche anno fa dei sindacati ed oggi diventa sempre più attuale, anche perchè all’appello mancano sempre tra le 10 e le 11 mensilità a dipendente per un totale che varia dai 12.000 ai 15.000 euro.

In tutto questo nel mese di ottobre del 2019 era arrivata dal Tribunale fallimentare la richiesta di fallimento impugnata dall’azienda Aias che aveva presentato una proposta di concordato che è andata avanti con diverse proroghe fino ad ora.

Proroghe su proroghe da ottobre 2019  a febbraio 2020 e poi ancora fino ad oggi, dove ancora si aspetta una decisione sulla proposta di concordato “in bianco” e in continuità aziendale per consentire “la predisposizione di un piano di ristrutturazione con due obiettivi: salvaguardare i posti di lavoro risolvendo la criticità del mancato pagamento delle spettanze ai dipendenti, e garantire la prosecuzione di tutti i servizi a favore delle tremila famiglie che attualmente ne usufruiscono”, questo secondo l’Aias.

L’ Associazione Italiana Assistenza Spastici Sardegna nasce nel 1967 come struttura distaccata dell’Associazione Nazionale, feudo democristiano, dove anche in Sardegna è stato ed è bacino di voti e di interessi di tanti politici.

Tanti sono i pellegrinaggi e tanti sono i momenti conviviali tra le famiglie e i vertici dell’Aias, soprattutto in periodo elettorale.

A “gestire” l’associazione è la famiglia Randazzo, da sempre impegnata in politica e da sempre impegnata nell’Aias.

Vittorio e Alberto sono stati entrambi Consiglieri Regionali di maggioranza e di opposizione (fa poca differenza in questo caso) della stessa Regione che poi stanziava milioni e milioni di euro per le prestazioni assistenziali erogate dall’Aias.

Non si parla di conflitto d’interessi, in Italia è argomento scomodo ma sicuramente è che da anni decidono, votando riforme, controriforme e riformine, le sorti di parte della sanità privata in Sardegna, se non direttamente dallo scranno del Consiglio regionale attraverso esponenti trasversali che da sempre sostengono le posizioni della famiglia Randazzo.

Fabio Usai, consigliere regionale del Psd’Az, eletto nel Sulcis è stato sostenuto dai vertici Aias.

 

A Cagliari il candidato era in casa, infatti con una lettera a firma Aias e Fondazione Randazzo si sosteneva proprio Alberto Randazzo nelle liste di Forza Italia, poi non eletto.

 

 

Questa Giunta Regionale guidata dal Presidente Solinas, dopo un primo momento in cui si è cercata una soluzione, l’Assessore Nieddu dichiarava: “Abbiamo esplorato la possibilità che i dipendenti Aias venissero pagati direttamente da Ats, ma sono emerse criticità tali che renderebbero inefficace ogni sforzo in questa direzione. Peraltro, questa ipotesi riguarderebbe solo gli stipendi correnti, lasciando comunque irrisolto il problema delle mensilità arretrate”. Poi più nulla se non tanti tavoli aperti in Prefettura che non hanno prodotto alcuna soluzione.

Il Presidente Solinas intervistato sui rapporti stretti con la famiglia Randazzo, rispondeva stizzito ma non hai mai potuto negare il favore fatto, infatti come primo atto ha annullato la delibera che istituiva Sas Domos, la società a responsabilità limitata partorita il 5 dicembre 2018 della Giunta Pigliaru che avrebbe dovuto sostituire l’Aias.

Ma non è tutto, poche settimane dopo è stata la volta della nomina dei membri dell’ufficio stampa della Giunta Regionale, tra loro infatti è stato scelto tra i sei giornalisti anche Antonello Aime, prima collaboratore in Consiglio Regionale di Alberto Randazzo e poi ufficio stampa dell’Aias che durante l’assemblea svolta alla Fiera il 25 novembre 2018 apriva i lavori dell’incontro: “Grazie per essere venuti così numerosi, NOI lo speravamo”

Convention, offerta gratuitamente all’Aias, confermato da Alberto Randazzo, che molto nervoso affermava: “Ci è stata offerta” , evento a cui partecipò attivamente lo stesso Christian Solinas.

Tanti interventi politici, da Giorgio Oppi a Ugo Cappellacci, da Mauro Pili a Michele Cossa, arrivando a Salvatore Deidda.

Per poi arrivare all’intervento di Eugenio Zoffili che salì sul palco insieme al Deputato Guido De Martini e Christian Solinas che a conclusione delle relazioni politiche interveniva designando un quadro di sostegno ai vertici Aias.

Oggi i lavoratori continuano ad aspettare una politica regionale colposamente assente.