Pais: “Inserimento in Costituzione rafforza Statuto”

“L’inserimento del principio di Insularità all’articolo 119 della Costituzione rappresenta un anello di congiunzione tra la Carta stessa e lo Statuto speciale sardo”. Sono le parole del presidente del Consiglio regionale Michele Pais (Lega) in commissione Affari costituzionali del Senato, a seguito dell’inizio dell’iter di approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare.

Secondo il massimo rappresentante dell’Assemblea, “la nuova previsione costituzionale non fa che rafforzare lo Statuto che all’articolo 13 prevede che lo Stato, col concorso della Region, dispone un piano organico per favorire la rinascita economica e sociale dell’Isola”. Pais ritiene anche che “dallo Statuto la nuova disposizione potrebbe mutuare anche il rapporto collaborativo tra Stato e Regione”.

Pais ha sottolineato che “la Sardegna è un’isola, ma anche una Regione a Statuto speciale che, con la sua identità ben definita sia territorialmente che culturalmente, rappresenta una ricchezza per l’intero Paese. Ma perché manifesti appieno queste potenzialità occorre tuttavia rimuovere quegli ostacoli strutturali che da sempre ne condizionano lo sviluppo”.

Proposta di legge a parte, il presidente ha elencato tutte le iniziative intraprese a livello regionale, nazionale ed europeo: l’istituzione della commissione speciale Insularità, gli accordi tra Stato e Regione che prendono in considerazione il tema dello svantaggio derivante da insularità, e, a livello europeo, la risoluzione in riferimento all’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Ue. Tutte misure che sino ad ora si sono dimostrate inadeguate. Ecco perché, ha chiarito, “il disegno di legge in esame presso questa commissione assume un’importanza fondamentale”.

Solinas: “Sardegna fortemente penalizzata”

“La Sardegna è fortemente penalizzata perché è l’unica regione in Italia senza un’autostrada, senza il metano, senza una rete ferroviaria diffusa e senza collegamenti certi e continui con la Penisola. Inoltre, l’indice infrastrutturale della Sardegna non solo è il più basso in Italia ma mostra un forte peggioramento negli ultimi anni”. E’ il quadro rappresentato dal governatore Christian Solinas ascoltato oggi in commissione Affari Costituzionali del Senato nell’ambito dell’esame del progetto di legge per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

“La Sardegna – ha aggiunto Solinas – deve poter mitigare gli svantaggi determinati dalla discontinuità territoriale e avere pari opportunità di sviluppo e accesso al mercato unico europeo rispetto alle altre Regioni”. Il presidente della Regione ha infine sottolineato l’esigenza di “proseguire con celerità il percorso che porti alla definizione degli svantaggi strutturali permanenti, aspetti oggetto anche dell’Accordo in materia di finanza pubblica sottoscritto tra il Governo e la Regione il 7 novembre 2019 che prevede espressamente l’adozione “degli strumenti compensativi più idonei alla loro rimozione in ossequio ai principi di uguaglianza, coesione territoriale e pari opportunità”.

Cossa: “Inserimento in Carta per pari opportunità”

“Una fortissima spinta popolare, la coesione di tutto il Consiglio regionale e della società sarda, non per avere una situazione di privilegio ma per ottenere pari opportunità rispetto alle regioni della terraferma”. Il presidente della commissione per l’insularità Michele Cossa (Riformatori) ribadisce così il il senso della proposta di legge per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione. Cossa oggi è stato ascoltato in commissione Affari costituzionali del Senato.

Si è soffermato in particolare sull’applicazione delle regole sugli aiuti di Stato: “Far valere in Sardegna le stesse norme che si applicano nelle regioni più ricche d’Europa significa realizzare la più grave delle ingiustizie e vanificare il dettato dell’art. 174 del trattato sul Funzionamento dell’Ue”, ha detto con riferimento particolare alla continuità territoriale aerea. Infine un passaggio sui costi dell’insularità: “La perifericità e la discontinuità territoriale sono all’origine del ritardo di sviluppo delle Isole e la Sardegna sconta un deficit infrastrutturale che non potrà mai essere recuperato se lo Stato non tiene conto del gap insulare. Ma a questo bisogna aggiungere una vera e propria tassa aggiuntiva di un miliardo di euro che i cittadini e le imprese sarde pagano tutti gli anni di tasca per il solo fatto di vivere e operare in un’Isola”.

Cappellacci (Fi): “Governo riconosca subito misure compensative per la Sardegna”

“Il Governo riconosca subito le misure compensative per la condizione geografica della Sardegna, anche nelle more dell’accoglimento in Costituzione del principio di insularità. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna, all’indomani dell’audizione del presidente della Regione Solinas in Commissione Affari Costituzionali del Senato.

“Come ha rimarcato il presidente – evidenzia Cappellacci- l’accordo Regione-Governo siglato il 7 novembre 2019 prevede già l’adozione di una serie di azioni per superare il divario sofferto dalla nostra isola sul fronte delle infrastrutture, dei trasporti e di altre delicate materie dalle quali dipende il futuro della nostra comunità. Ora il Governo ascolti la voce della Sardegna e passi dalle parole ai fatti. Mentre giustamente sul fronte parlamentare e regionale prosegue la battaglia per il riconoscimento di un principio sacrosanto – ha concluso Cappellacci- il miglior modo per accelerare da parte del Governo nazionale sarebbe iniziare ad applicarlo nelle scelte politiche di ogni giorno”.