alberghi-pi-and-ugrave-cari-d-and-rsquo-italia-arzachena-e-olbia-nella-top-five

Parte il bonus vacanze ma, secondo gli albergatori, gli aiuti economici varati dal Governo non salveranno la stagione turistica della Sardegna.

“Abbiamo un mercato interno troppo piccolo – spiega Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi – mentre per i turisti che arrivano da fuori 500 euro coprono solo una parte dei trasporti per arrivare in Sardegna. Non è giusto dire che non serve a niente. Ma è altrettanto corretto dire che inciderà ben poco, almeno in Sardegna. Magari può essere un incentivo per un turista che va a Rimini, ma per la nostra isola il discorso è diverso”.

Secondo i primi bilanci e le previsioni per l’estate, giugno è stato catastrofico: “Meno 95% di presenze – osserva Manca – con un terzo degli alberghi aperti, si è mosso qualcosa solo da sabato scorso”. Prenotazioni per luglio? “Siamo al 20% – spiega il presidente di Federalberghi – con la metà degli hotel aperti. C’è un 25% che deve decidere se cominciare o no, mentre un altro 25% ha già stabilito che non aprirà”. Si sale di dieci punti di percentuale ad agosto. “Sì – dice Manca – siamo al 30%, ma non basta. Per salvare la stagione avevamo detto che sarebbe stato necessario il 30% stagionale, non solo ad agosto. E non pensiamo di recuperare a settembre. Se va male agosto trascina con sé anche settembre e ottobre”.

“Ci penalizza molto l’incertezza sui voli, con molte compagnie che hanno disdetto sotto data. Ci manca una vera e propria campagna istituzionale che faccia passare un messaggio forte e chiaro sulla possibilità di scegliere la Sardegna come meta delle vacanze. Delle tante promesse e belle parole delle istituzioni noi, nei fatti, non abbiamo visto ancora nulla. Continuiamo ad andare avanti non grazie agli aiuti della politica – conclude Paolo Manca – ma alla buona volontà degli albergatori”.

Leggi anche:

Turismo sardo a un bivio tra timori e speranze