Per il senatore sardo del M5s Gianni Marilotti e il collega siciliano Fabrizio Trentacoste la Sardegna deve avere un’adeguata rappresentanza nel Parlamento europeo e a tal fine hanno intrapreso un’azione legislativa. “Il disegno di legge – sottolinea Marilotti – interviene con due modifiche della legge elettorale del 1979. Con la revisione dell’articolo 12 si consente anche ai partiti o ai gruppi politici espressione del territorio della Sardegna di presentare liste collegate ad altra formazione della stessa circoscrizione, presentata da partito o gruppo politico presente in tutte le circoscrizioni con lo stesso contrassegno, al fine di partecipare al riparto dei seggi previsti nell’ambito della medesima circoscrizione. Attualmente – ricorda l’esponente sardo dei pentastellati – la legge concede questa possibilità solo alla minoranza di lingua francese della Valle D’Aosta, di lingua tedesca della provincia di Bolzano e di lingua slovena del Friuli”.

“La seconda modifica riguarda invece l’articolo 22: si prevede la riserva di due seggi agli esponenti delle liste espressione del territorio sardo qualora per le stesse liste non sia scattato alcun seggio. Una clausola di salvaguardia – precisa Marilotti – che scatta a condizione che i due candidati abbiano ottenuto almeno 15 mila preferenze”. In via eccezionale, nel 2014, la Sardegna riuscì a eleggere tre europarlamentari, che beneficiarono di una serie di fortunate coincidenze, difficilmente replicabili. Nel 2019, nonostante l’attuale sottosegretaria al Mise Alessandra Todde sia risultata tra le più votate in assoluto a livello nazionale, la Sardegna è rimasta nuovamente senza rappresentanza. “Questo anche perché – sottolinea il senatore – la permanenza nella medesima circoscrizione con la Sicilia (che conta oltre tre volte gli abitanti della nostra regione) è da considerarsi uno svantaggio insuperabile, alle attuali condizioni. Si tratta di una grave discriminazione che confligge sia con il principio di rappresentanza che con il riconoscimento delle specificità della Sardegna, entrambi riconosciuti a livello europeo”.