Terzo giorno di muro contro muro in Aula sull’interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale e primi interventi dai banchi della maggioranza. A stimolare la verve polemica dei consiglieri del centrodestra, alcune considerazioni del capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, secondo il quale “la strada da seguire era la modifica del Ppr così come prevista dalle norme, non la sua interpretazione autentica che ha carattere di retroattività”. Quindi, ha spiegato, “in grado di riportare la lancetta indietro di 14 anni, consentendo di ridiscutere i vincoli e le lottizzazioni bloccate con l’entrata in vigore del Piano paesaggistico. Questa è una cosa incivile”.

Da qui la decisione del capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Mura di prendere la parola. “Il Ppr in 14 anni ha dimostrato di avere tante criticità, la stessa opposizione ha ammesso che questo sistema di norme è da modificare – ha detto – il piano non ha avuto gli effetti che chi l’ha creato immaginava, ha rappresentato una stagione politica che ha dato un motivo di esistere a una parte politica, e oggi la minoranza è più innamorata di quella stagione che del Ppr stesso, solo quando abbandonerà questa religiosa devozione sarà possibile confrontarsi per una modifica che tutti vogliono”. Parole forti che non hanno lasciato indifferente Massimo Zedda (Progressisti).

L’ex sindaco di Cagliari ha ricordato infatti che fu il sardista Mario Melis ad adottare la norma della tutela dei 300 metri, quindi ben prima del Ppr. Il capogruppo del suo partito, Francesco Agus, ha fatto notare come partiti che si chiamano nello stesso modo (si riferisce al Psd’Az), a distanza di trent’anni possano cambiare radicalmente posizione. A questo punto ha preso la parola proprio il capogruppo Sardista Franco Mula: “Prima di nominare il Psd’Az qualcuno dovrebbe sciacquarsi la bocca”.

Schermaglie che aumentano la tensione in Aula tra gli schieramenti: il dibattito prosegue molto a rilento su ogni singolo emendamento al testo che la maggioranza vuole approvare per consentire la costruzione della strada a 4 corsie Sassari-Alghero bloccata dalla sovientendenza del Mibact. Ma che per l’opposizione ha l’unico obiettivo di scardinare il Ppr e consentire nuove colate di cemento sulle coste e nell’agro, attualmente vietate. Anche oggi, a meno di un accordo sui tempi di permanenza in Aula, la seduta potrebbe andare avanti a oltranza in notturna.