La difesa più acciaccata del campionato contro l’attacco più forte del torneo: il Cagliari cerca il quarto risultato utile consecutivo, ma alla Sardegna Arena domani c’è l’avversario forse più difficile del momento, l’Atalanta degli ottantadue gol. Da affrontare con una retroguardia con gli uomini contati a causa dell’infortunio di Ceppitelli e della squalifica di Pellegrini. Con l’aggiunta delle non buone condizioni di Walukiewicz, Klavan e Pisacane.

Il tecnico rossoblù Walter Zenga non pensa a grandi stravolgimenti tattici rispetto alle ultime uscite. “Non vedo l’esigenza di cambiare – ha detto in conferenza stampa questo pomeriggio – perché manca un giocatore o un altro. La nostra forza è anche lo spirito di sacrificio e di adattamento che ci ha consentito anche nell’emergenza di trovare delle soluzioni. Ecco, il mio pensiero è questo: di fronte a certe situazioni bisogna pensare a trovare soluzioni. Ma io voglio andare oltre, guardare alle opportunità che si possono cogliere: se non si entra in campo per vincere, è meglio non entrare”.

Un’impostazione ribaltata. “Non penso nè all’emergenza nè alla forza dell’Atalanta – ha chiarito l’allenatore – Ma non per fare gli spacconi: per preparare questa partita ho pensato a valorizzare le nostre qualità. Bisogna essere ottimisti anche nei momenti di difficoltà”. E cita l’esempio di Bologna: “Gli infortuni ci hanno costretto a delle forzature. Ma se il fallo su Pellegrini fosse stato fischiato sarebbe stato da secondo giallo. Ed ecco che la nostre emergenza sarebbe diventata meno visibile”. L’Atalanta? “La sua forza è anche nella mentalità – ha sottolineato Zenga – una volta raggiunto un risultato punta a battere se stessa e a raggiungere un altro record. I risultati di questa stagione, ma anche quelli delle stagioni passate, dicono che è una delle big. E come tutte le big vuole imporre il suo gioco e la sua mentalità”.