È ancora caccia serrata all’uomo in tutta la Sardegna, ma in particolare a Orgosolo, da dove Graziano Mesina è fuggito giovedì scorso, quando è diventata definitiva la condanna a 30 anni per traffico di droga.

Secondo gli inquirenti, ci sarebbe la possibilità che sia fuggito all’estero, in Corsica o in Tunisia, paese che non prevede l’estradizione in Italia. Tuttavia, l’ipotesi più avvalorata è che l’ex bandito del Supramonte sia nascosto in Sardegna, forse non lontano da Orgosolo, e che stia già trattando una resa a lui favorevole: l’età avanzata e alcuni problemi di salute potrebbero aprirgli la strada degli arresti domiciliari. Ma le forze dell’ordine smentiscono e tengono le bocche cucite su questo eventuale negoziato già in corso.

La ricerca e le perquisizioni nel paese di Orsogolo sono riprese  all’alba, concentrandosi in particolar modo nelle abitazioni di parenti, amici o conoscenti del fuggiasco.

Le ricerche si sono estese anche in Gallura dove abitano alcuni parenti dell’ex Primula Rossa, ma anche nel cagliaritano, dove Mesina potrebbe avere agganci per via dell’ultima inchiesta sul traffico internazionale di droga che ha portato al suo arresto – in veste di capobanda – e quello dei componenti di due organizzazioni criminali, una delle quali a Cagliari.

Sembra comunque certo che questa fuga sarà diversa dalle precedenti, che lo hanno visto molto più giovane.