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Un sit-in, in concomitanza con un massiccio sciopero generale dei trasporti, si è svolto questa mattina davanti alle Prefetture sarde. I segretari generali della Filt Cgil Arnaldo Boeddu, Fit Cisl Valerio Zoccheddu e della Uilt Uil William Zonca sono stati ricevuti dal prefetto di Cagliari Bruno Corda.

La richiesta avanzata dalle sigle è di essere sentiti dall’assessore regionale dei trasporti e dal governatore per affrontare i problemi più gravi del comparto. “Problemi, ormai irrisolti da troppo tempo a cui – spiegano- purtroppo se ne sono aggiunti anche altri di grande attualità come la vertenza Airitaly, quella del Porto Canale di Cagliari e la vicenda degli appalti ferroviari. Tali vertenze, non solo mettono a rischio oltre un migliaio di posti di lavoro ma, se non governate nel giusto modo, innescheranno nella nostra isola una spirale di recessione dalla quale difficilmente si potrà uscire”.

“In Sardegna – spiegano – in piena emergenza sanitaria, i lavoratori dei trasporti non solo non si sono tirati indietro ma, insieme a quelli di altri molti settori, sono stati un punto di riferimento ed una certezza per i cittadini che, senza un servizio pubblico non sarebbero riusciti a spostarsi. Le aziende pubbliche di trasporto locale, ancora una volta. hanno dimostrato non solo efficienza ma sono state le uniche a garantire un servizio di collegamento per i cittadini che hanno dovuto affrontare numerosi problemi legati al rischio sanitario”. E ora bisogna far ripartire la Sardegna, cercando di individuare le soluzioni migliori verso  Airitaly e Porto Canale, migliorare la mobilità interna attraverso una nuova concessione per il trasporto pubblico locale che per almeno 10 anni metta in sicurezza le aziende pubbliche e private, contribuire all’elaborazione di un nuovo Piano Regionale dei Trasporti che rilanci la mobilità sia interna che verso la penisola.