Approderà mercoledì 8 luglio, in Aula, la legge salva imprese da circa 160 milioni euro, dopo che le commissioni Lavoro e Attività produttive si sono riunite per cominciare a esaminare gli emendamenti al disegno di legge 162.

Per il momento le commissioni sono arrivate all’articolo 8 (sono trenta in tutto ndr) e martedì 7 continueranno alle 12:30. La legge prevede, tra le altre cose, lo sblocco di 65 milioni destinati all’istituzione di un fondo che si chiama “(R)esisto”: aiuti concessi per contribuire ai costi salariali delle imprese e per salvaguardare i livelli occupazionali. Poi: 18 milioni di euro a favore delle categorie di lavoratori che non hanno ricevuto copertura da provvedimenti del governo o della Regione adottati nel periodo dell’emergenza coronavirus. E quindici milioni per le micro e piccole imprese turistiche.

La quadra per far entrare la misura mercoledì in Consiglio deve essere ancora raggiunta ma, dichiara Piero Comandini (Pd) , “si lavora con questo obiettivo”. L’opposizione chiede “più fondi per il programma da destinare alle piccole e medie imprese turistiche, più coraggio sulle politiche di abbattimento del costo del lavoro e la bonifica dal testo di interventi non urgenti”. Sicuramente in Aula, sempre mercoledì e con la procedura d’urgenza, l’accordo con la Bei per l’istituzione di un fondo da 200 milioni per le imprese. Le due misure, dunque, avranno la precedenza rispetto all’interpretazione autentica del Ppr che venerdì scorso il Consiglio regionale ha deciso, almeno per il momento, di accantonare.